Casa del campanaro, fondi per il restauro

MONTEBELLUNA. Alleanza tra il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, e il prevosto, monsignor Antonio Genovese, per essere pronti a concorrere a bandi finalizzati a finanziare recuperi di edifici e siti storici. L'obiettivo è di restaurare sia la “casa del campanaro” che l'ex cimitero di S. Maria in Colle. La prima appartiene alla parrocchia, il secondo al Comune. Sono adiacenti e tra Comune e parrocchia si vorrebbe realizzare un intervento congiunto di recupero.
Il vecchio cimitero è stato oggetto anni fa di un lavoro di pulizia dagli arbusti e recupero delle lapidi. C'era poi da verificare che non ci fossero ancora resti in qualche tomba. Il progetto prevedeva di farne un parco auditorium all'aperto per eventi culturali e passeggiate, progetto rimasto sempre fermo perché non c'erano le risorse per realizzarlo. In compenso è stato oggetto, anche recentemente, di vandalismi, come l'imbrattamento della chiesetta con scritte. In passato erano stati rubati anche fregi in marmo. La casa del campanaro è un edificio storico: la sua costruzione risale infatti al XVII secolo. Al posto di un “cason” devastato da un incendio, si costruisce la cosiddetta casa del campanaro, che è l'attuale interessante - anche se degradato - edificio a nord della chiesa. Inizialmente aveva la funzione di essere una casa dove ospitare i padri predicatori itineranti, diventata poi l'alloggio del campanaro. Si tratta della casa con un profondo porticato retto da colonne che si trova di lato alla chiesa, al di là della strada, e adiacente all'ex cimitero. Anche quella potrebbe diventare sede di eventi, ma per entrambi vanno trovate le risorse. «Noi e la parrocchia - spiega il sindaco - predisporremo i progetti di recupero in modo da poter essere pronti a partecipare a bandi regionali o europei che finanzino interventi di recupero di edifici e siti storici». (e.f.)
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