Carraro, nuova sede Mercedes, lo sfogo dell'imprenditore di Susegana: «Anni di lotta con la burocrazia»

Dopo la battaglia di carte bollate arrivano le autorizzazioni per la costruzione dello stabile a Mestre Lo sfogo dell’amministratore di Susegana: «Beato chi riesce ad aprire un negozio in due mesi»  

SUSEGANA. Ci sono voluti anni. Ma la sfida, in apparenza impari, tra un’impresa privata - la concessionaria della famiglia Carraro di Susegana, che lavora con Mercedes, Smart, Daimler - e la burocrazia dello Stato, si è conclusa con il successo dei titolari dell’impresa, un marchio storico attivo da oltre quarant’anni. Grazie alla collaborazione con il Comune di Mestre, infatti, stanno per arrivare le autorizzazioni per costruire la nuova concessionaria - investimento da sei milioni di euro - in via Martiri della Libertà a Mestre, all’incrocio con via Porto di Cavergnago. Uno stabilimento nuovo di zecca, per il quale i lavori di costruzione dovrebbero partire nei prossimi mesi, il cui look è stato deciso direttamente dalla Daimler.

Ma non è stata una passeggiata: dalla scelta del luogo, fino all’arrivo (imminente) delle autorizzazioni, l’iter è stato complicato dai “lacci e lacciuoli” delle normative. Il caso era stato sollevato da un post su Facebook, sulla bacheca del proprio profilo, dell’amministratore delegato Ruggero Carraro, che si riferiva a una recente inaugurazione in centro a Treviso: «Beato chi, pensando a gennaio di aprire un negozio, lo ha potuto fare a febbraio dopo un solo mese. Noi per aprire una nuova concessionaria a Mestre stiamo penando tra scartoffie e uffici vari».

Il progetto preliminare per la nuova sede risale al 2013, la prima richiesta depositata in Comune al dicembre 2016. Se tutto va bene, il taglio del nastro arriverebbe nel corso del 2019. Uno sfogo, poi rimosso, quello dell’amministratore su Facebook, che a molti ha ricordato quello del patron di Fassa Bortolo per l’impossibilità di riattivare una cava in Sicilia a causa della burocrazia.

In quel caso la situazione è ancora più complicata, con la locale Sovrintendenza a bloccare il sito a causa dei reperti archeologici che contiene, e la società trevigiana a minacciare di abbandonare un progetto in grado di portare un centinaio di posti di lavoro in zona. «È stato uno sfogo, non ce l’ho con chi deve darci le autorizzazioni, mica è colpa del Comune» spiega Carraro, «anzi, ora siamo in dirittura d’arrivo, i funzionari ci hanno dato una mano e presto potremo partire con i lavori. Volevo soltanto spiegare che noi abbiamo una storia di 45 anni di lavoro alle spalle, e c’è una oggettiva difficoltà con la burocrazia.

È proprio il sistema a creare dei rallentamenti, mi aveva sorpreso l’apertura tanto rapida di un’altra attività». Ora non resta che attendere l’avvio del cantiere, una novità assoluta per il settore in quanto progettato direttamente, per quanto riguarda il look, dalla Daimler, per la quale Carraro è stata tra i primi concessionari in Europa.

 

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