Carpentiere perde lavoro e si suicida a sessant’anni

CORDIGNANO. Un'altra vittima della crisi. Gianfranco Camerin, 58 anni, carpentiere senza lavoro, si è impiccato al gazebo della sua abitazione a Pinidello. A trovare il corpo senza vita sono stati ieri mattina i parenti. Proprio ieri Camerin doveva presentarsi a un corso di formazione. Gianfranco era cugino del noto imprenditore vittoriese Roberto Camerin per il quale aveva lavorato. Poi con la crisi dell’impresa, nel 2009 anche Gianfranco era rimasto senza lavoro. Un duro colpo per il carpentiere che poco prima aveva perso la compagna tedesca per un tumore. Ieri mattina Gianfranco doveva recarsi a Vittorio per frequentare un corso di riqualificazione per disoccupati. Ma non è mai arrivato nella sede dell'organizzazione sindacale. Il carpentiere, infatti, aveva già deciso di farla finita. A far precipitare la situazione emotiva dell'uomo probabilmente anche la decisione dei familiari della sua compagna di mettere in vendita la casa. L'ennesimo dramma della disoccupazione si è infatti consumato proprio nel giardino dell'abitazione in via Volta a Pinidello dove viveva da solo. Il 58 enne si è impiccando fissando la corda al gazebo. «Lo avevano chiamato e da una quindicina di giorni aveva cominciato a frequentare il corso», racconta la moglie del cugino Renato Simeoni. «Mio marito era legatissimo, erano come fratelli. Tra l'altro vivevano la stessa situazione. Anche mio marito è senza lavoro e in mobilità. Si aiutavano a vicenda. Gianfranco era un bravissimo muratore». Era proprio il cugino a accompagnarlo a Vittorio per il corso. Gianfranco infatti non poteva più permettersi la macchina. L'ultima lezione venerdì sera. Ieri mattina, non avendo ricevuto la sua chiamata, i Simeoni hanno pensato che avesse trovato un passaggio. Solo al rientro a casa si sono accorti dei carabinieri nella casa di Gianfranco. «Non avremmo mai immaginato che le difficoltà l'avrebbero portato a tanto», commenta la parente. «Come farò adesso senza di lui?», continua a ripetere il cugino. Sotto choc anche i vicini di casa. «Era una bravissima persona», dicono, «mia moglie e la sua compagna andavano insieme a fare le terapie in ospedale. Lui le stava sempre vicino». Il cugino Roberto Camerin è stato raggiunto dalla notizia del lutto a Roma, mente era a un incontro con un ambasciatore africano. «Era un po' che non ci sentivamo», ricorda l'impresario, «aveva lavorato nell'impresa poi purtroppo la crisi ha costretto a dolorosi tagli occupazionali. Fin da piccolo ha avuto lutti familiari, l'ultimo la perdita della compagna. Sono addolorato». Gianfranco lascia il fratello Orfeo e la sorella Antonella.
Francesca Gallo
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