Carpenè Malvolti, una storia di 150 anni ora è un docu-film

Economia, territorio, arte e cultura del vino: tutto questo appare nel lungometraggio “Artedivino” presentato al ministro Bellanova  

il racconto

Carpenè Malvolti è tra i protagonisti di “Artedivino”, un docu-film di Fondazione Edison e Federvini, condiviso dal Ministero dell’agricoltura di Teresa Bellanova. Martedì è stato presentato in videoconferenza il lungometraggio che narra di cultura, territori, economia e vino, realizzato dal regista ed economista tedesco Alexander Kockerbeck. Insieme alle immagini del castello di Conegliano, del duomo, delle colline del Prosecco, di via Antonio Carpenè dove da sempre c’è l’azienda, viene raccontata la storia della città.

«Il mio trisavolo, nonché fondatore dell’impresa Antonio Carpenè, era un grande appassionato e studioso», racconta Rosanna Carpenè, quinta generazione della famiglia che da 152 anni produce nell’omonima cantina. «Quello che vedeva al suo tempo era una cultura vitivinicola non così evoluta, tanto che il suo più grande desiderio è stato quello di innovarla, per condurla attraverso tecniche scientifiche ed enologiche ad un livello superiore. Per farlo aveva voluto fortemente la nascita della prima scuola enologica d’Italia, l’Istituto Cerletti, che ancora oggi ha sede in Conegliano».

Carpenè è sinonimo di vino dell’eccellenza, le bollicine e il Prosecco fanno da traino. «Cartizze è il prodotto top», ricorda Rosanna Carpenè, «che fa sempre parte della Docg e viene prodotto su un territorio ancora più ristretto, all’interno alla già delimitata area del Prosecco». La storica cantina di Conegliano ha superato due guerre mondiali, altre pandemie e, in un periodo buio come quello che stiamo vivendo, indica la luce della speranza in fondo al tunnel. «Sono, con mia figlia Etilia, sei generazioni, oltre 150 anni che la cantina è sempre della famiglia. Ciò a cui tengo di più in assoluto», spiega nel docu-film la titolare, «è proprio questo che dà il maggior valore in assoluto alla Carpenè Malvolti».

Innovazione, famiglia, istruzione: tre valori che possono rappresentare una base di partenza per tutti. Studiare e innovare, questo insegnava anche Antonio Carpenè: il ritorno al futuro che s’impara dal passato. —

di. b.

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