Cappella vara le regole contro i videopoker
CAPPELLA MAGGIORE. Stretta di vite su slot machine e videopoker. Al via il nuovo regolamento comunale che stabilisce una serie di vincoli per porre un freno alla giungla del gioco d’azzardo elettronico che sta prendendo piede anche in Pedemontana. «Ho visto giocare persone in difficoltà, già seguite dai servizi sociali», dice il sindaco di Cappella Maggiore, Mariarosa Barazza, «non possiamo impedire loro di farlo, ma possiamo mettere regole più severe per chi propone questi giochi».
Detto e fatto. Nell’ultimo consiglio comunale è stato varato il nuovo regolamento che ora è già in vigore. Ricalca quelli di alcune grandi città che già hanno affrontato la questione. Cappella Maggiore è il primo Comune del Vittoriese a intraprendere la strada della prevenzione. Il regolamento stabilisce infatti una serie di regole a cui devono sottostare i gestori. Una sala giochi, per esempio, non può essere aperta a meno di 300 metri da una scuola e da altri punti sensibili come i parchi giochi per bambini e le chiese. L’attenzione ai giovani è evidente anche nell’obbligo di esporre il cartello “vietato ai minori” che riguarda anche i bar che hanno installato slot e videopoker.
«Siamo partiti dalla consapevolezza che la ludopatia stia diventando un problema sociale molto serio», aggiunge Barazza, «non è solo nociva per le persone che ne sono afflitte, ma produce costi pubblici per contrastare questa dipendenza». (f. g.)
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