La canzone per Malgioglio, l’ex portiere di calcio campione di solidarietà
Pablo Perissinotto, cantautore di Motta di Livenza, ha dedicato una canzone ad Astutillo Malgioglio, ex portiere di Inter, Brescia e Lazio: un uomo che ha saputo distinguersi non solo per le sue parate, ma per la sua dedizione al volontariato a favore delle persone con disabilità

C’è un filo che lega lo sport, la musica e, soprattutto, la sensibilità verso i meno fortunati. Quel filo unisce due mondi apparentemente distanti, quello di un ex portiere di Serie A e quello di un cantautore, e si è materializzato in una telefonata che ha commosso chi l’ha ricevuta.
Al centro di questa storia c’è Pablo Perissinotto, cantautore di Motta di Livenza, che ha dedicato una canzone ad Astutillo Malgioglio, ex portiere di Inter, Brescia e Lazio, un uomo che ha saputo distinguersi non solo per le sue parate, ma per la sua dedizione al volontariato a favore delle persone con disabilità.
La storia
La storia inizia a Oderzo, nella sede del fan club di Gianfranco Zigoni, l’uomo che a sua volta ha ispirato un’altra delle canzoni di Perissinotto. In un momento conviviale, con presente anche il tenore Miro Solman, il cantautore ha fatto ascoltare a Zigoni e ai presenti il brano “Astutillo”.
La canzone, che fa parte di un tour dedicato a sportivi “particolari” – che celebra persone come Primo Carnera, Gino Bartali, Ezio Vendrame, Alex Zanardi e Kathrine Switzer – è un inno alla generosità. Zigoni, che è stato compagno di squadra di Malgioglio al Brescia, è rimasto colpito e si è prodigato per farlo arrivare all’ex compagno di squadra.
Il cantautore di Motta ha ricevuto la tanto attesa telefonata. Dall’altro capo del telefono c’era proprio Malgioglio, che ha voluto ringraziare personalmente Perissinotto. «Sono andato al fan club di Zigoni con l’intenzione di fargli ascoltare una canzone a lui dedicata, ma poi ho fatto sentire anche quella per Malgioglio. Quando ho approfondito la sua storia mi sono emozionato e ho voluto dedicargli una canzone – racconta Perissinotto – La sua storia è un esempio di come un campione si possa distinguere non solo per meriti sportivi ma anche per questioni legate a particolari attitudini».
Campione di umanità
La storia di Malgioglio, infatti, è un esempio di coraggio. Portiere di riserva, Astutillo ha sempre avuto una propensione per il volontariato a favore dei bambini distrofici, investendo le sue risorse per creare palestre e dedicandosi in prima persona.
Ma la sua scelta gli è costata: al tempo della Lazio, alcuni (pseudo)tifosi lo hanno deriso e umiliato, esponendo striscioni offensivi come “Torna dai tuoi mostri”. Malgioglio non ha mai mollato, diventando un «campione d’umanità», come lo definisce la canzone di Perissinotto, e venendo chiamato da Trapattoni all’Inter dei record di fine anni’80.
Ora, il cantautore di Motta intende seguire proprio quella strada, aiutando associazioni di volontariato che si occupano di persone con disabilità. La decisione arriverà venerdì 5 dicembre, in occasione della prima data del nuovo tour, “particolare” come gli sportivi a cui è dedicato, al Gallo Matto di Motta.
I campioni
«Ho avuto il piacere di esibirmi a casa di Primo Carnera, cantando i “Pugni della fame” a lui dedicata», aggiunge Perisinotto. Carnera è stato un pugile celebre per la sua statura e per essere stato il primo italiano a vincere il titolo mondiale dei pesi massimi nel 1933. Soprannominato “La montagna che cammina”, la sua storia si intreccia con la povertà in cui è nato.
Bartali è stato uno dei più grandi ciclisti italiani di sempre ed è ricordato anche per aver salvato la vita a molti ebrei durante la Seconda guerra mondiale, nascondendo documenti nelle ruote della bici. Kathrine Switzer invece è un’icona dei diritti delle donne, prima donna – tramite un escamotage – a correre la maratona di Boston, nel 1967.
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