Cantina sociale Montelliana 380 soci e fatturato su a oltre 34 milioni di euro
MONTEBELLUNA
Una cantina sociale col vento in poppa la Montelliana e dei Colli Asolani, cooperativa che raduna 380 viticoltori grandi e piccoli sparsi tra il Montebellunese e l’Asolano con sede a Caonada. Il bilancio a fine luglio, presentato domenica all’assemblea annuale a 140 soci, riuniti virtualmente, ha segnato risultati lusinghieri nonostante il lockdown di marzo e aprile.
«Siamo riusciti a chiudere l’anno con un fatturato di 34.300.000 euro, questo grazie alla diversificazione della clientela», spiega il presidente Andrea Dalla Porta. «La riduzione degli acquisti da parte dei clienti del settore degli hotel, ristoranti, bar è stata compensata dall’aumento della domanda da parte del settore della grande distribuzione. Questo ci ha permesso di non fermare mai la produzione, anche nei giorni peggiori di lockdown di marzo e aprile, e di concludere l’anno con una produzione totale di 13.500.000 bottiglie. Grazie al risultato positivo, oltre a continuare a pagare l’uva ai nostri soci con valori tra i più alti delle cantine della zona, siamo riusciti a mettere in preventivo per il 2021/2022 investimenti per circa 3,5 milioni, che si vanno ad aggiungere ai 9,5 investiti negli ultimi 6 anni».
Investimenti che serviranno per la demolizione e ricostruzione della palazzina uffici, per l’acquisto di una nuova batteria di serbatoi e per l’implementazione di nuova tecnologia al fine mantenere sempre alto lo standard di qualità di lavorazione delle uve e dei vini. E anche l’ultima vendemmia è risultata rosea. «Nonostante, in primavera, il lento processo di maturazione delle uve ci abbia fatto impensierire», prosegue il presidente, «la vendemmia 2020 è andata molto bene. Abbiamo raccolto circa 106.500 quintali di uva sana e di ottima qualità».
Qualità che ha consentito di portare a casa importanti riconoscimenti, anche internazionali, per i vini della Montelliana, che a sua volta si è lanciata nel mercato del Prosecco Rosé. «È la novità dell’anno», afferma Dalla Porta. «I nostri clienti hanno dimostrato molto interesse per questa nuova e diversa interpretazione del Prosecco e, dalla data della sua presentazione di ottobre a oggi ne abbiamo già prodotto circa 170.000 bottiglie». —
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