Cantina Bisol, Lunelli investe 10 milioni

VALDOBBIADENE. Dieci milioni di euro per la cantina Bisol: il Gruppo Lunelli, proprietario delle cantine Ferrari e da aprile detentore del 50% della cantina di Valdobbiadene, ha pianificato un maxi investimento dal 2015 per l’adozione di nuove tecnologie e le missioni commerciali all’estero. L’obiettivo è di migliorare (dal 75 al 90%) la quota di profitto registrata nei mercati esteri. Una mossa coraggiosa nell’anno forse più difficile per il Prosecco Docg e i suo “fratello nobile” Cartizze, nel mezzo di una vendemmia caratterizzata dal basso grado zuccherino causato dalle continue piogge, e con le relative difficoltà di proporre un prodotto all’altezza delle annate precedenti. Anche a questo serviranno i 10 milioni di euro “iniettati” da Lunelli: migliorie tecnologiche alla cantina. Non si parla di un nuovo stabilimento produttivo, ma di ricerca tecnologica e macchinari di ultima generazione negli spazi già attivi a Valdobbiadene. Una parte importante della ricerca riguarderà l’ecosostenibilità, valore assai apprezzato nei mercati esteri, e riguarderà anche i conferitori. Il Consorzio di Tutela Prosecco Docg ha di recente illustrato alcune migliorie tecniche per ridurre l’impiego di prodotto fitosanitari nei vigneti: soluzioni di grande efficacia, ma dal costo ancora proibitivo per i piccoli e medi produttori, potrebbero fare al caso della Bisol, che si candida a diventare un’apripista importante. Infine, non meno importante, l’aspetto culturale legato al Prosecco: chi compra una bottiglia Bisol dovrà capire che, dietro l’etichetta, c’è un territorio da raccontare. Ma per mostrare il sudore di generazioni al lavoro sulle Rive, servono esperti del settore capaci di veicolare all’estero il valore del prodotto. I dieci milioni non serviranno per l’acquisto di nuovi terreni: blindati i 177 ettari, di cui due terzi in affitto, dei vigneti di Bisol (con quotazioni che vanno dai 400 mila euro per ettaro del Prosecco Docg, al milione di euro per un ettaro di Cartizze). Nel 2013 la Bisol Desiderio ha fatturato 4,25 milioni con un utile di 310 mila euro; aggregando le altre società di proprietà Bisol i ricavi sono superiori ai 18 milioni. Nel 2014 la svolta, con l’ingresso al 50% del trentino Gruppo Lunelli, produttore di Trento Doc. Il restante 50% del capitale è diviso equamente tra i due fratelli Bisol, Gianluca e Desiderio. Lunelli ha spiegato che i 10 milioni saranno un business condotto «passo dopo passo».
Andrea De Polo
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