Cantarane, residenti contro il megapark

Avvocati, perizie, e ricorsi. I residenti sono pronti a scatenarsi contro l’intenzione del Comune di costruire un parcheggio multipiano al posto dell’attuale park a raso Cantarane, che si trova tra via Sauro e via San Liberale, in mezzo alle palazzine.
«Follia»: è questo il comune denominatore delle dichiarazioni degli inquilini dei quattro condomìni (ottanta appartamenti in tutto) che si affacciano sull’attuale park Cantarane. «Ricordate la gru caduta di notte sulla provincia? Finirà così», dice Onorio Turchet, che già nel 2000 battagliò duramente insieme ad altri condòmini per fermare un piano dell’amministrazione per un park interrato proprio lì.
Ma oggi Ca’ Sugana deve risolversi la grana ereditata del park Vittoria, e Cantarane è una delle ipotesi (l’unica?) sul tavolo della giunta per trasferire il progetto da piazza Vittoria. «Non credo che sia praticabile», sostiene Roberto Rizzotto, della legatoria. «Qui sotto c’è acqua, come possono pensare di farci un parcheggio multipiano? Già anni fa un’idea simile era stata abortita». È insomma sufficiente pronunciare il nome, perché i residenti espongano cifre di danni, previsioni di addio al centro storico e cause legali, «e il mio appartamento che valore avrebbe dopo che ci avranno costruito un parcheggio a pochi metri? Magari lo potrei vendere, ma chi lo comprerebbe mai? Il park sarebbe un ecomostro in Citta Giardino», sostiene un’altra residente.
Il più agguerrito è Silvio Merlino: «Vogliono fare il park multipiano? Siamo pronti alla battaglia. Partiranno delle denunce che, in confronto, la penale che devono pagare alla Parcheggi Italia per il park Vittoria sembrerà spiccioli». E poi i residenti nel tempo hanno ottenuto analisi geologiche, che, a loro detta, sconsiglierebbero la realizzazione di un parcheggio, con interrato o senza.
«A Padova una ventina d’anni fa è stato costruito un park multipiano in mezzo a due condomìni così», continua Merlino, «e i due palazzi hanno ceduto. Qui la situazione è simile, se non peggiore, visto che sotto c’è molta più acqua». I residenti hanno fatto anche due conti su quanto potrebbe essere largo, al massimo, il parcheggio: 18 metri. “«È quello che resta tolta la fascia di rispetto dai condomìni e dall’ex Gil. In pratica sarebbe un sarcofago lungo 60 metri», continua Merlino. Certo per chi abita ai piani più bassi non sarebbe un bel vedere. Molto dipenderebbe dall’altezza del parcheggio, ma l’ipotesi che oscuri un intero lato del condominio è tutt’altro che campata in aria: «Da qui non entrerebbe più un raggio di sole», sostiene Carla Manghi, che ha la terrazza che si affaccia proprio sul Cantarane, «È un’assurdità voler fare un parcheggio multipiano qui. Vogliono pedonalizzare il centro portando centinaia di auto in Città Giardino? Mi sembra un controsenso», conclude Carla Manghi. Un ultimo pericolo, lo stesso di piazza Vittoria: i resti archeologici. «Qui sotto c’è un sesquipedale romano», sostiene Merlino. Tra via San Liberale e via Sauro soffia il vento della protesta.
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