«Cancro, noi siamo troppo impegnate a vivere»: le guerriere scendono in passerella a Oderzo

In passerella 23 modelle che hanno lottato contro la malattia. I proventi della serata devoluti a favore di progetti  di prevenzione al femminile
AGOSTINI AG.FOTOFILM ODERZO LA PREVENZIONE VA DI MODA AL CINEMA CRISTALLO, SFILATA DELLE MODELLE
AGOSTINI AG.FOTOFILM ODERZO LA PREVENZIONE VA DI MODA AL CINEMA CRISTALLO, SFILATA DELLE MODELLE

In passerella a Oderzo le guerriere contro il cancro

ODERZO. «La vita non finisce dopo aver avuto il tumore». Giada Patriarca, ha 26 anni, e in queste parole traspare tutto il suo coraggio. Un atteggiamento condiviso dalle altre 22 modelle guerriere che giovedì sera hanno sfilato per l’evento “La prevenzione va di moda”,al teatro Cristallo.

«Ho avuto un cancro maligno un anno fa, mi avevano dato 6 mesi di vita. Ho fatto una doppia mastectomia, subito 15 chemio, sono in menopausa e sto facendo la cura ormonale», ha raccontato Giada che vive a Col San Martino.

«Sono qua per dare un messaggio di speranza a chi sta attraversando il buio della malattia. Quando arriva la diagnosi tutto sembra finire ma non è così. Il tumore ci cambia ma noi dobbiamo essere più forti di lui», aggiunge Giada. Il suo motto è «Non ho tempo di sprecare parole per te, sono troppo impegnata a vivere ora». Il pensiero corre ancora una volta agli altri. «Vorrei che le persone apprezzassero di più quello che hanno. Il mio tumore è stato una lezione di vita.

Mi ha sfidato e fatto cambiare prospettiva», continua Giada, «vorrei che le donne capissero l'importanza della prevenzione, almeno una visita all'anno». La sala del teatro Cristallo era al completo. Seicento persone presenti: familiari, sostenitori e sindaci, tutti commossi guardando le 23 guerriere sfilare con le creazioni della stilista Sonia Zanutto. Abiti femminili e di tendenza. in passerella, ariadi positività e voglia di rivincita in sala. Un evento dedicato a sensibilizzare le donne sulla prevenzione contro il tumore al seno. Importante anche la testimonianza della 26enne Micol Rossi, originaria di Venezia, che ha voluto partecipare alla sfilata facendo luce su un'altra patologia: il Morbo di Crohn.

«Ho voluto partecipare a questa importante iniziativa», ha spiegato Micol, «abbiamo una storia da raccontare, magari non in comune, siamo tutte vincitrici. Il morbo di Crohn benché molto diffuso non è conosciuto». Il Morbo di Crohn è una patologia cronica dell’intestino. «Cambia a seconda della persona, nel mio caso è stata molto aggressiva e ho rischiato la vita più volte, l'ultima a giugno. Il messaggio che voglio lanciare è che le donne non si devono nascondere, siamo tutte bellissime, non bisogna vergognarsi delle proprie cicatrici» aggiunge Micol.

I proventi raccolti durante la serata sono stati devoluti all'associazione Amiche per la pelle per i progetti a sostegno delle donne che combattono contro il tumore. Grande la soddisfazione delle organizzatrice: Patrizia Azzano di Centro Life, Doris Feltrin e Sonia Zanutto di Cuci con Noi e Manuela Tonon presidente dell'associazione Amiche per la pelle.

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