Camionista si dà fuoco, salvato dal barista
Ha tentato il suicidio nel modo più eclatante: dandosi fuoco in strada. Ora un trevigiano di 38 anni si trova ricoverato in gravissime condizioni al Centro Grandi Ustioni di Padova. Alla base del gesto, una profonda depressione per motivi di salute. Era gravemente ammalato e, per questo motivo, ogni tanto doveva rinunciare ai viaggi di lavoro. A salvarlo è stato uno dei gestori di un locale di Monigo, davanti al quale s’è consumata la tragedia.
Il fatto risale a poco dopo le 23 di mercoledì notte a Monigo. È a quell’ora, infatti, che il camionista posteggia il suo mezzo pesante nell’ampio parcheggio di via Cisole, nei pressi dello stadio del rugby. Quel luogo lo conosce bene perché ogni tanto si ferma per bere il caffè in un bar della zona. Non si sa quello che sia passato in quel momento per la testa del camionista. Fatto sta che, appena sceso dal camion, è andato a prendere una tanica di benzina con la quale si è cosparso i vestiti e con un accendino s’è dato fuoco.
L’uomo è poi corso verso il bar, il “Per Bacco” di via Cisole, e per il dolore mentre le fiamme lo bruciavano, ha chiesto aiuto. La prontezza di riflessi di uno dei baristi, Luciano Cendron (che con Maurizio Cappellazzo gestisce il locale) è stata fondamentale.
Il gestore del Per Bacco, infatti, ha preso in mano l’estintore che aveva nel suo bar e ne ha svuotato il contenuto sul camionista in fiamme. Poi ha chiamato immediatamente i soccorsi. Gli operatori del 118 sono arrivati a Monigo alcuni minuti più tardi.
Dopo averlo stabilizzato in una barella, lo hanno portato al pronto soccorso del Ca’ Foncello. La situazione ai medici del nosocomio di Treviso è apparsa subito molto grave. Il ferito presentava ustioni sul 90 per cento del corpo. Da qui la decisione di trasferire nella notte il paziente al Centro Grandi Ustioni di Padova, un ospedale più specializzato per ferite di questo tipo. Le condizioni dell’uomo sono molto gravi ed è in pericolo di vita. —
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