Camerin chiude il parcheggio di Foro Boario

Il costruttore dice basta: «Sono stufo di aspettare il Comune, perdo 50 mila euro l'anno»
Roberto Camerin e il parck interrato di Foro Boario
Roberto Camerin e il parck interrato di Foro Boario
 
VITTORIO VENETO.
Domenica prossima chiude i battenti il parcheggio interrato di piazza Foro Boario. Roberto Camerin, l'immobiliarista che l'ha costruito, ha perso la pazienza con il Comune che aveva assicurato i parcheggi blu in superficie. «Terrò aperte le sbarre solo per l'Usl e per quanti altri hanno acquistato una sessantina di posteggi».
 Il parcheggio su tre piani interrati, sotto la piazza dell'ex Foro Boario, a Serravalle, è stato costruito 4 anni fa. Camerin, che ha recuperato l'ex ospedale in distretto sanitario, ha investio circa 4 milioni di euro per 185 posti macchina. L'Usl ne ha acquisiti 54, al secondo piano, altri sono stati opzionati dall'Ater e dalla Provincia, poi ci sono alcuni privati (ma stanno sulle dita di una mano) che hanno fatto degli abbonamenti. «Chiuderò il primo ed il terzo piano - annuncia Camerin - pari a circa 120 posti. E' ovvio che saranno ancora accessibili quelli ceduti e quelli degli abbonati». Il motivo di una decisione così drastica, inimmaginabile in un imprenditore prudente da sempre considerato vicino alle amministrazioni leghiste? «Mi sono stancato di aspettare. L'ultima promessa che mi aveva fatto l'assessore Bruno Fasan era stata questa: entro il novembre dell'anno scorso a Serravalle gran parte dei parcheggi in superficie non sarebbero più stati liberi, ma a pagamento, come si conviene ad un centro storico. Così, almeno, si fa nelle città di mezza Europa». Novembre è trascorso e a Serravalle non è accaduto niente. Non solo. Il Comune non ha provveduto ad acquisire il parcheggio come aveva ripetutamente assicurato a Camerin. E ancora: lo stesso Camerin è in attesa, da più di quattro anni, del saldo del contributo promesso dal Comune, attraverso la Regione. «Ho pazientato per quattro anno, adesso basta. Mantenere il parcheggio vuoto mi costa comunque più di 150 euro al giorno, fanno 4 mila e 500 euro al mese, circa 50 mila l'anno». Limitando al massimo le aree bianche a Serravalle, con quelle blu, tante auto sarebbero finite nell'interrato. E Camerin era arrivato a proporre un abbonamento di 20 euro al mese, 24 ore al giorno. La proposta, condivisa inizialmente da alcuni amministratori comunali, è stata poi cassata, in seguito soprattutto alle proteste esplose a Serravalle contro il Comune che, così operando, avrebbe fatto l'interesse del privato. «Io, però, non mi sono sentito sotto accusa. La verità è - spiega Camerin - che a suo tempo mi è stato detto di scavare questo parcheggio perché in vista dell'isola pedonale ci sarebbe stato bisogno di un park possibilmentte vicino e invisibile, non impattante». L'imprenditore, una volta chiuso l'impianto, lo metterà in vendita.

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