Dodici scatti per altrettante rinascite: i pazienti in un calendario per il dono dei tessuti
Nel calendario 2026 della Fondazione Banca dei Tessuti di Treviso i ritratti del chirurgo-fotografo Maurizio Marzaro e le storie di salvezza. Nel 2025 quasi 8 mila trapianti, in crescita del 12% nella Marca

Dodici pazienti in posa con la loro storia di rinascita. Dietro all’obiettivo un medico, il dottor Maurizio Marzaro, che ha coniugato l’occhio clinico del chirurgo con la prospettiva artistica. Così è nato il calendario 2026 della Fondazione Banca dei Tessuti di Treviso. Un progetto originale, non a caso intitolato “Storie di rinascita”. Una fotografia per ogni mese, nella quale il protagonista testimonia il dono che ha ricevuto da una forma di trapianto, quella dei tessuti, meno conosciuta rispetto a quella d’organo, ma altrettanto preziosa.
A inaugurare l’anno che verrà c’è Helen, che sta in piedi davanti alla sedia a rotelle. Colpiscono il suo sorriso smagliante e i tatuaggi floreali sulle braccia. Lei ha 35 anni, è di Gaiarine e, per un incidente sul lavoro, ha rischiato di non poter più camminare. Il muletto le è caduto sulla gamba schiacciando un’arteria. Trasportata d’urgenza alla chirurgia vascolare del Ca’ Foncello entra immediatamente in sala operatoria, mentre la Banca dei Tessuti fornisce il materiale venoso omologo per ricostruire l’arteria distrutta. Mentre Helen è ancora sotto i ferri, parte un grido di gioia. È la chirurga che la sta operando: il sangue aveva ripreso a scorrere, salvandole l’arto dall’amputazione.

Ma c’è anche Jacopo, padovano, anche lui trentacinquenne, che ha rischiato di morire scivolando in montagna. Un volo di quindici metri. La diagnosi è terribile: tre vertebre cervicali fratturate. Non sente più gli arti, rischia la paralisi. Elitrasportato a Treviso, operato d’urgenza in neurochirurgia, grazie a un innesto di tessuto osseo fornito dalla Banca, non ha perso l’uso delle gambe. «Noi siamo dei miracolati, grazie a chi ci ha donato i tessuti» sottolineano i protagonisti.
Nel corso del 2025 la Banca ha sfiorato gli 8mila trapianti tissutali, con una crescita del 12% rispetto al 2024 nella Marca. «Un risultato brillante» commenta la direttrice Diletta Trojan «soprattutto nella gestione delle urgenze, il trapianto di tessuti è fondamentale e, in molti casi, costituisce l’unico strumento terapeutico disponibile».
Per raccontarne l’importanza, il dottor Marzaro è stato coinvolto, con macchina fotografia alla mano. A fare da set all’iniziativa il centro ricerche della Banca. «Entrare a contatto con il vissuto dei pazienti che hanno ricevuto un tessuto è stato emozionante e mi ha dato qualcosa in più rispetto al rapporto con le persone che da medico ho tutti i giorni in ospedale» ammette l’autore «tradurre le emozioni su carta mi ha toccato nel vivo e grazie alla fotografia ho potuto documentare qualcosa di indelebile».
Il calendario, presentato pochi giorni fa dal presidente della Fondazione, Giorgio Palù a palazzo Giacomelli, può essere richiesto a Banca dei Tessuti e il ricavato ne sosterrà l’attività.
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