Caldaia rotta, docce gelate allo stadio di Conegliano

CONEGLIANO. Lo storico stadio comunale Soldan cade a pezzi e non c’è l’acqua calda per fare le docce. La vecchia caldaia ha dei problemi alle pompe e non riscalda. Così per arbitro e giocatori, dopo la partita di domenica sera tra Conegliano e Fontanelle del campionato di Promozione, non è stato piacevole lavarsi a freddo, considerate le temperature autunnali. Il presidente del Calcio Conegliano, Dario Dall’Anese, domenica è andato su tutte le furie per il disguido, paventando di rassegnare le dimissioni per dare un segnale all’amministrazione comunale, in attesa di un incontro.
Ieri il presidente si è rasserenato, ma lo stadio Soldan necessita di ampi interventi di ristrutturazione, non solo alla caldaia. «Il problema è già stato segnalato da due settimane via mail – spiega il patron del calcio Conegliano - bisogna fare qualcosa perché l’impianto non è messo benissimo, mi dicono che sistemeranno le cose più urgenti».
Già in passato la società calcistica era stata costretta a pagare delle multe, perché non funzionava l’acqua calda. La gara domenica si è disputata in notturna, perché c’è stata un inversione di campo. Nel calendario originale si doveva giocare a Fontanelle. La società chiede al Comune di intervenire anche per sistemare intonaci, infiltrazioni d’acqua e gocciolamenti. «Sia in tribuna che negli spogliatoi le guaine hanno decenni – aggiunge il presidente - sono stati fatti sopralluoghi sulla copertura e si interverrà, mi auguro nelle prossime settimane». Il Calcio Conegliano il 25 settembre ha celebrato i 110 anni della società, in una serata in cui ha partecipato anche il sindaco Fabio Chies.
Di questi quasi sessanta sono passati attraverso l’impianto comunale di via Stadio, costruito alla fine degli Anni ’50. Dopo un periodo difficile, negli ultimi anni la nuova dirigenza ha ricreato anche un settore giovanile, in collaborazione con il calcio Lourdes. Nel 2018 la Città di Conegliano potrà sfregiarsi del titolo di Città europea dello sport. I tifosi gialloblù sperano che, oltre all’onorificenza, possano arrivare dei contributi per ristrutturare lo stadio, l’impianto sportivo con più storia in città e che ha visto passare tanti campioni del pallone.
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