Calcio, politica, Palio: addio a Edo Cornuda, anima di Montebelluna

Malato da tempo, si è spento a 70 anni la vigilia di Natale. Una vita di passione e di battaglie, venerdì il funerale laico
DORO..MONTEBELLUNA..LISTA ELETTORALE ENERGIA CIVILE..CORNUDA EDO..fotocronaca montebelluna lista elettorale energia civile..conegliano achille ghizzo
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MONTEBELLUNA. Funerale laico per Edo Cornuda, spentosi la viglia di Natale a 70 anni. Si terrà venerdì alle 10.30, nel foyer della biblioteca di Montebelluna.

Con lui se n’è andato uno dei personaggi simbolo della città, perché a Edo Cornuda tutti hanno riconosciuto il grande amore che aveva per Montebelluna, che esprimeva col suo carattere irruento, mai incline al compromesso, in politica, nel sociale coi Selese e col Palio del Vecchio Mercato, nel mondo del calcio.

Era da tempo ammalato e lo si vedeva raramente negli ultimi tempi in centro città a prendere un aperitivo con gli amici, e nel tardo pomeriggio della viglia di Natale il suo cuore si è fermato.

Abitava a Caonada, la sua contrada, e lì, in via Capitello, ha sede la sua società che commercializza formaggi e latticini. È stato un protagonista della vita cittadina, in tanti suoi aspetti.

A cominciare dalla politica. Aveva iniziato col partito liberale, poi aveva fondato un gruppo alleato dei repubblicani e quindi era diventato repubblicano egli stesso, e per più legislature era stato consigliere comunale di opposizione.

Politicamente vicinissimo a Vittorio Guillion Mangilli, aveva conosciuti personaggi del mondo della politica come Spadolini, Visentini, La Malfa figlio. Era un laico a tutto tondo, pronto a polemizzare ma anche a fare una battuta, con un frasario dove la parolaccia era diventata un intercalare, senza alcuna malignità, tanto che lui, laico, poteva contare moltissimi amici tra i cattolici che gli riconoscevano la coerenza e l’onestà delle sue prese di posizione.

Nel 2007 aveva appoggiato la candidatura a sindaco della Puppato in occasione del secondo mandato. Aveva costituito una civica, Energia Civile, ed era diventato uno degli assessori della giunta Puppato dal 2007 al 2011, con il referato al turismo.

Era poi uno dei personaggi simbolo dei Selese e del Palio del Vecchio Mercato. Quando i Selese, di cui faceva parte, avevano inventato il Palio del Vecchio Mercato, lui era stato sempre in prima fila, quando la gestione era passata all’Ente Palio ne era stato presidente a più riprese e durante la sua presidenza aveva avuto la soddisfazione di vedere trionfare la sua contrada, Caonada. Nel mondo del calcio era stato per tanti anni dirigente, col suo carattere che non accettava compromessi, tanto da incorrere in una lunga squalifica quando se l’era presa con un arbitro di cui non condivideva la direzione di gara.

«A dispetto delle sue intemperanze, delle sue bestemmie condimento di un laicismo esasperato, era un uomo buono – così ricorda il suo ex assessore la senatrice Laura Puppato – Edo era un gigante buono, affidabile anche se appariva talvolta brutale. Ha sempre fatto squadra insieme a noi e ha fatto molto per la sua città. Ci mancherà un sacco».

Pur ammalato, era stato uno dei primi a concorrere per il progetto di recupero dei Tre Pini lanciato da Toni Gajo e lì lo aspettavano per un brindisi che non potrà più esserci. Edo Cornuda ha lasciato la moglie Mariangela e i figli Barbara, Martino e Francesca. E venerdì mattina, nel foyer della biblioteca di Montebelluna, ci saranno i suoi amici dei Selese e delle contrade del Palio, tutto il mondo politico, gli amici del calcio a dargli l’ultimo saluto.

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