Calci e cinghiate fuori dalla disco Condannati in sei

Calci, pugni e cinghiate. Così finì la serata all’esterno della discoteca Amami in zona Fonderia per una dozzina di persone. Da una parte una decina di ragazzi, alcuni riconducibili all’area politica di estrema destra, dall’altra un buttafuori ed un camionista, rei di avere dato troppo gas alla Porsche sulla quale viaggiavano, facendo rombare troppo il motore della potente automobile e infastidendo un gruppo di giovani che erano nei paraggi.
Il camionista ed il buttafuori finirono la serata al pronto soccorso, mentre la polizia iniziò le indagini per definire volti e nomi di chi partecipò all’aggressione. Ieri mattina, il giudice Leonardo Bianco ha condannato a due mesi di reclusione Mattia Rizzetto, 28 anni di Treviso, Joel Pitton, 29 anni di Treviso, Enrico Crosato, 29 anni di Treviso, Francesco Meneguzzi, 29 anni di Treviso, Fabio Paladin, 24 anni di Treviso e Rahil Sozza, 29 anni di Treviso (difesi dagli avvocati Marcon Furlan e Silvia Ruzzene). Pitton è stato assolto dall’accusa di ingiurie (in quanto non è più un reato) e Rizzetto dall’accusa di minacce aggravate.
Il fatto, avvenne una domenica notte, davanti a diversi testimoni. Poco dopo le 3.30 all'esterno del locale, scoppiò la rissa. A sette giovani, che erano stati poco prima allontanati dalla discoteca, se ne sarebbero aggiunti altri sei. Volarono cinghiate, pugni e calci, nei confronti del buttafuori che li aveva allontanati e ad un camionista, rei di aver dato gas alla Porsche con la quale se ne stavano andando.
Qualcuno avrebbe proferito anche minacce del tipo: «Ricordatevi la fine che ha fatto la famiglia Buscetta». La polizia poco dopo l’aggressione intervenne e nei giorni successivi decise di denunciare i partecipanti alla bagarre all’esterno dell’Amami. Da parte loro, gli imputati hanno sostenuto di essere stati provocati e di essere stati a loro volta aggrediti. La difesa probabilmente ricorrerà in Corte d’Appello contro la condanna. —
M.FIL.
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