Caerano, officina digitale aperta da due 14enni

Il nuovo laboratorio nasce da un’iniziativa del Comune e di Villa Benzi Sarà aperto ai bambini tra i 9 e i 13 anni e servirà da «palestra» tecnologica

CAERANO. Dove possono dei bambini e dei ragazzi trovare degli spazi dedicati ai primi approcci alle tecnologie, stampe 3D e schede elettroniche? È da questa domanda che Leonardo de Azevedo e Davide Gusatto, due quattordicenni di Caerano, sono partiti per creare Junior Maker, uno spazio dedicato al rapporto giovani e tecnologia che sarà inaugurato sabato 12 marzo a villa Benzi, dalle 15,45. A molti potrà sembrare una semplice stanza affollata di computer e strani strumenti, ma non è così: Junior Maker è un luogo dove si trasforma l’idea in realtà con l’utilizzo del digitale. L’assessorato alle politiche giovanili del Comune, in cooperazione con la Fondazione Villa Benzi (proprietaria degli spazi) svolgerà un ruolo di coordinamento e supervisione sul laboratorio.

L’eccezionalità del caso è data anche dalla giovanissima età dei due ragazzi che, come dice lo stesso Davide, hanno saputo raccogliere e rispondere ad un bisogno: «I FabLab del territorio (officine digitali, n.d.r.) erano inaccessibili a noi giovani e specialmente ai bambini, quindi abbiamo deciso, con l’aiuto del Comune e degli sponsor, di muoverci in prima persona realizzando il progetto dalla A alla Z». «Tutto nasce - esordisce Leonardo - dall’esperienza che ci ha proposto Giuseppe Sardo, il nostro professore di tecnologia, che alle medie ci ha introdotti nel mondo delle schede elettroniche e della robotica con Arduino. All’inizio eravamo un po’ diffidenti, poi sono partite le idee». E da queste idee, come ci racconta l’assessore e vicesindaco Simone Botti, è nata quella che si può definire a tutti gli effetti una piccola Start Up: «Ho incontrato questi due ragazzi quest’estate e li ho aiutati a trovare degli sponsor, poi hanno fatto tutto loro: incredibile. Sono ragazzi formidabili, hanno progettato stanza e attrezzature nei minimi dettagli, definito un preventivo, fatto gli acquisti in prima persona e realizzato il progetto. Junior maker – prosegue il vicesindaco – sarà in grado di accogliere ragazzi e bambini dai 9 ai 13 anni fungendo anche da “ponte” tra le scuole e le imprese, proprio così, perché, ci tengo a precisare, gli strumenti di cui è stato dotato il laboratorio saranno fruibili anche da aziende e realtà artigiane che necessitano di creare dei prototipi con stampanti 3D. Non a caso è stato sponsorizzato anche da un’azienda di calzature sportive che si basa sull’ergonomia delle sue calzature in funzione dello sport». Aggiunge il professor Giuseppe Sardo, entusiasta dei suoi ex-alunni e di quello che sono riusciti a realizzare: «L’esperienza di Davide e Leonardo è un invito a mettersi in gioco, a perseguire le proprie passioni e i propri sogni. E dimostra che fare scuola in maniera diversa si può. L’importanza che ha questo progetto in sé è quella data dal fatto che permette ai ragazzini di progettare, sperimentare e realizzare lavorando in gruppo, grazie anche alla coeducazione che c’è tra i ragazzi in un ambiente del genere». La storia di Davide e Leonardo è uno splendido esempio di spirito d’iniziativa, lavoro sulle competenze e ricerca dell’innovazione che abbraccia il nostro territorio donandogli nuove prospettive e sfide.

Mattia Zavarise

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