Ca’ Robinia, la Regione revoca il contributo

NERVESA. Lunedì scorso il direttore dell’Area Sanità e Sociale della Regione ha disposto l’avvio del procedimento di revoca del contributo alla cooperativa Ca’ della Robinia, con contestuale sospensione dei pagamenti, concedendo 6 giorni per controdedurre sulla questione “affitto d’azienda”.
Una svolta quindi sulla vicenda del finanziamento erogato tramite il fondo di rotazione per il sociale dopo il caso della fattoria sociale in un’ex discoteca in cui non è arrivato alcun disabile, ma è subentrato un ristorante privato. Non solo: della vicenda è stata interessata pure la Corte dei Conti, dopo le Procure di Treviso e Venezia.
Mercoledì infatti il governatore Luca Zaia ha segnalato la vicenda alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti per la verifica di responsabilità contabili. E la stessa cosa farà Alessandra Moretti, che giovedì a mezzogiorno e mezzo sarà davanti a Ca’ della Robinia dove illustrerà l'esposto che presenterà alla Corte dei Conti.
«La Regione ha investito 3 milioni di euro nell’ex Disco Palace di Nervesa per un progetto di carattere sociale, salvo poi trasformare i locali in una birreria», commenta Alessandra Moretti, «L’intera vicenda ha dell’incredibile. Vogliamo fare chiarezza sull’accaduto. Chi non è in grado di governare deve lasciare il posto, per il bene dei cittadini». Sempre più al centro della battaglia politica quindi il caso di quei 3 milioni e 400mila euro destinati alla cooperativa Ca’ della Robinia, ma sempre più al centro anche di indagini da parte delle Procure e da parte della Regione stessa.
Si vuole capire cosa sia accaduto e quindi da palazzo Balbi sono stati messi in moto i meccanismi di verifica. In una nota diffusa ieri l'assessore regionale al sociale, Davide Bendinelli, puntualizza che alla giunta è spettato solo prendere atto dei risultati del lavoro fatto da una commissione tecnica, precisa che erano arrivate 260 domande per un totale di finanziamenti richiesti pari a 327 milioni e mezzo di euro e che erano stati finanziati i primi 23 progetti per 50 milioni di euro e che quel fondo è stato poi rifinanziato per 12 milioni di euro.
Ed elenca quanto fatto dalla Regione dopo che è scoppiato il caso della cooperativa Ca’ della Robinia. Il 20 aprile, cinque giorni dopo che il caso era stato reso pubblico da la tribuna, il presidente della giunta regionale aveva attivato il dirigente dell'area sanità e sociale il quale tre giorni dopo ha incaricato la struttura legale di staff di dar corso a una verifica interna e ha richiesto una verifica ispettiva del Servizio di vigilanza sul sistema sociosanitario, già attivata.
Sempre il 20 aprile Luca Zaia ha segnalato la vicenda alla Procura di Venezia e il 22 aprile ha formalizzato la disponibilità a collaborare a quella di Treviso. Ieri mattina poi l’Avvocatura regionale ha avuto il primo contatto con la Procura per consegnare la documentazione relativa a Ca’ della Robinia. Inoltre il 25 aprile ha chiesto una pronta attivazione al dirigente di vertice dell’Area Sanità e Sociale per una verifica di tutti gli interventi ammessi a finanziamento a cui è seguito il 27 aprile il decreto con cui il direttore dell’Area Sanità e Sociale ha disposto l’avocazione a sé dell’intera pratica e ha costituito una commissione interna per la verifica della correttezza dell’iter seguito per la concessione dei finanziamenti.
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