Ca’ Foscari a Ca’ Sugana: «Trovare sedi per l'ateneo»

«È tempo che si trovi una definizione. In ballo c’è sempre l’ex distretto militare ma bisogna fare in fretta. Non si può stare fermi tutta la vita, a un certo punto bisogna mettersi seduti per...
(c)Marco Sabadin/Vision
(c)Marco Sabadin/Vision

TREVISO. «È tempo che si trovi una definizione. In ballo c’è sempre l’ex distretto militare ma bisogna fare in fretta. Non si può stare fermi tutta la vita, a un certo punto bisogna mettersi seduti per raggiungere un risultato ed è tempo che questo succeda. Treviso non può perdere altri pezzi di università».

Ieri, durante la cerimonia di laurea al teatro Del Monaco, Michele Bugliesi, il rettore di Ca’ Foscari, è stato categorico. Parole che sanno di aut aut e che chiedono di arrivare a definire le sedi accademiche per permettere a Ca’ Foscari di pianificare la propria presenza nella Marca, con investimenti mirati e potenziamento dell’offerta formativa, quest’ultima condizionata dalla mancanza di spazi e certezze.

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«Ca’ Foscari a Venezia ha già fatto investimenti importanti e strategici. Per fare lo stesso a Treviso occorre un nuovo patto con la città, bisogna arrivare a fare sintesi», ha detto Bugliesi, rivolgendosi in particolare a Ca’ Sugana. Un auspicio ripreso poco oltre dall’avvocato Gianfranco Gagliardi di Fondazione Cassamarca, ricordando l’avventura iniziata vent’anni fa tra la fondazione di Dino De Poli e l’istituzione accademica. «Ca’ Foscari e Fondazione Cassamarca hanno anticipato i tempi con lungimiranza. Ora è il momento che altri soggetti si aggiungano alla crescita. Il Comune deve dare il sostegno politico e poi servono altre spalle e una regia. Anche il sistema imprenditoriale, le associazioni di categoria e gli istituti bancari devono farsi avanti», ha sottolineato Gagliardi, non senza lanciare un monito: «Arrivati al 21esimo anno, se non cresceremo, inevitabilmente torneremo indietro. Questa è la sfida che dobbiamo vincere».

Dichiarazioni lanciate dal palco tra gli auguri e i complimenti ai neo dottori, ma rivolte a Ca’ Sugana e al tessuto imprenditoriale della Marca. «Il rapporto tra Ca’ Foscari e il Comune è concreto e l'amministrazione è fortemente vicina all’università e la considera una fortuna per il territorio», ha replicato l’assessore alla Cultura, Luciano Franchin. Botta e risposta che hanno poi lasciato spazio alla festa e alla tradizionale consegna dei diplomi di laurea agli 86 cafoscarini della triennale di Commercio Estero e Mediazione Linguistica. Ad aprire le danze è stato il migliore studente della sessione, Sara Casini. Subito dopo la “lectio magistralis” tenuta da Andrea Stella.

 

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