Bosco Penne mozze È Varinnio Milan il nuovo presidente

CISON DI VALMARINO. Non passa giorno, soprattutto d’estate, che al Bosco delle Penne mozze, in fondo alla valle di San Daniele, non arrivi qualche pellegrino per visitare l’originale memoriale dell’Ana. Nei giorni scorsi è diventato presidente dell’associazione Aspem, che si occupa della gestione del Bosco, Varinnio Milan, 66 anni, della sezione Ana di Treviso, che da settembre andrà in pensione dalla sua professione di dipendente comunale.
Milan prende il posto di un’autentica istituzione, Claudio Trampetti di Revine, che ha lasciato il timone dell’associazione dopo 24 anni di grande impegno, che ha contribuito al rilancio del Bosco a livello nazionale. Numerosi, infatti, sono i pellegrinaggi degli Alpini da tutta Italia. Insieme a Milan, ci sarà un nuovo vicepresidente: Gino De Mari, autore con Donato Carnielli dell’ultima ristampa del libro dedicato al Bosco delle Penne mozze, subentrerà infatti a Remo Cervi, anche lui uno storico dirigente dell’Aspem. Resta segretario Giuseppe Longo, che da lunghi anni ricopre questo incarico.
Il consiglio direttivo dell’associazione è composto da Remo Cervi, Flavio Baldissera, Francesco Livotto, Gianfranco Sartor, Claudio Trampetti, Fulvio Fioretti, Flavio Andreola e Mariano Tomasella. I revisori dei conti sono Giovanni Cesca (presidente), Claudio Lorenzet ed Egidio Favalessa. Ogni anno, migliaia di Penne nere, provenienti da tutta la provincia di Treviso ma anche dal resto del Veneto e da altre regioni d’Italia, si incontrano la prima domenica di settembre per fare memoria di chi “è andato avanti”. Quest’anno l’appuntamento è per il 1 settembre. Dopo il vescovo di Vittorio Veneto, mons. Corrado Pizziolo, intervenuto l’anno scorso, sarà il suo vicario generale, mons. Martino Zagonel, a presiedere quest’anno la celebrazione della messa. L’orazione commemorativa è stata invece affidata al bergamasco Giorgio Sanzogni, ex vicepresidente nazionale dell’Ana. È atteso, inoltre, il ritorno degli Alpini dell’Abruzzo, che non fanno mancare ogni anno la loro presenza. Non mancherà neppure una delegazione del Comando del Settimo Regimento Alpini di Belluno. —
F.D.M.
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