Bomba davanti alla sede provinciale della Lega al K3 a Villorba: rivendicazione anarchica

Sono stati trovati dei presunti ordigni nella struttura che ospita la sede della Lega Nord, a Fontane

Esplode una bomba nella sede provinciale della Lega Nord a Treviso

TREVISO. Allarme bomba nella sede provinciale della Lega Nord a Villorba. Due ordigni sono stati ritrovati nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 16 agosto. Un ordigno era esploso, il secondo invece era ancora integro.

Sul posto il nucleo artificeri, polizia, vigili del fuoco e Suem 118.

Il gesto è stato rivendicato da un gruppo anarchico, le forze dell'ordine sono già al lavoro per identificare gli autori. 

C'è una rivendicazione, firmata da una sedicente cellula anarchica "Haris Hatzimihelakis /Internazionale" per l'attentato alla sede della Lega a Treviso.
 
Si tratta di un volantino pubblicato sul web che, con data 12 agosto 2018, rivendica di aver "attaccato con un ordigno la sede della Lega a Treviso", e rimanda per questo gesto all'invito "lanciato dai compagni della cellula 'Santiago Maldonado', che hanno proposto di rafforzare gli attacchi alla pace dei rappresentanti e complici del dominio".

Gli ordigni sono stati posizionati nella sede provinciale della Lega Nord. 

“Esprimo la mia più ferma condanna per l’attentato alla sede della Lega di Treviso. Si sia trattato di un atto dimostrativo o della volontà di far del male, di ordigni ad alto potenziale oppure no, poco importa: si tratta comunque di un atto gravissimo, esecrabile, speriamo non il primo di una possibile inquietante spirale”
 
Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta il grave atto compiuto la notte scorsa al K3, sede della Lega a Treviso.
 
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“Un bruttissimo segnale – prosegue Zaia – contro quella che non è soltanto la sede storica di un movimento e di un partito, ma anche un luogo dove i cittadini e i militanti si ritrovano per un confronto che deve sempre essere aperto, franco e democratico. Da noi è così, se qualcuno altro vuol far prevalere altri linguaggi, sappia che troverà sempre una ferma e condivisa opposizione democratica”.
 
“La rivendicazione giunta – conclude il presidente – ci riporta a tristi epoche e ad allucinanti linguaggi che credevamo ormai dimenticati. Se così non è, questi nemici della democrazia sappiano che troveranno una società veneta pronta a respingerli nel nome del confronto civile e della difesa delle istituzioni democratiche”

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