Boldrin, il salva-euro

«Occorre risollevare la bandiera del federalismo dal fango in cui la Lega l’ha gettata. Vogliamo la vera Europa dei popoli». Michele Boldrin, coordinatore nazionale di “Fare per fermare il declino”, ha presentato in piazza Dei Signori il suo programma di candidato alle prossime europee. Assieme a Boldrin, giovedì sera, sulla piazza trevigiana hanno partecipato al comizio anche gli altri candidati della lista “Scelta Europea”, Thomas Bastianel, Brunello Gorini e Lorenzo Benetton.
Prima dell’appuntamento nel capoluogo, Boldrin è stato a villa Perocco Meduna a Vascon di Carbonera per un aperitivo “politico” organizzato dalla civica “Insieme per Carbonera”, che sostiene la candidatura a sindaco di Ruggero Bonacina.
Michele Boldrin è un economista italiano, docente presso la facoltà di economia della Washington University a St. Louis e ricercatore presso la Federal Reserve Bank di St. Louis. Dal 2011 è editorialista economico del Fatto Quotidiano. È tra i fondatori, assieme a Oscar Giannino e Luigi Zingales, di “Fare per fermare il declino”. «Abbiamo una posizione molto pro-euro», dice Boldrin, «E il dibattito con il mondo anti-euro di origne grillina o leghista è pesante. Ultimamente ricevo insulti e minacce. Mi scrivono che mi verranno a prendere a casa». Secondo l’economista candidato alle europee, «non esistono provvedimenti capaci di risolvere il problema dell’ingovernabilità con cui l'Italia da tempo deve fare i conti». Tra le idee per risollevare l’Italia illustrate da Bodrin, anche quella di «puntare sulla formazione universitaria trasformando gli atenei in fondazioni private no profit». (f.p.)
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