Boa fugge da un’abitazione Lo ritrovano dopo quattro ore

CASTELLO DI GODEGO. Serpente boa scappa dalla sua teca, scatta l’ allarme a Castello di Godego e anche nelle vicinanze. Ma in serata tutto si risolve: dopo quattro ore il rettile, lungo un metro e settanta, viene ritrovato sotto un cumulo di foglie nel giardino dell’abitazione da cui era fuggito.
Il boa è di proprietà di un 35 enne, B.A, residente in un comune limitrofo: era stato lui ad avvertire della fuga dell’animale il sindaco godigese Diego Parisotto che ha subito allertato le forze dell’ordine, in primis i carabinieri di Castelfranco. Secondo le prime ricostruzioni, il 35enne stava eseguendo dei lavori un appartamento n via Monfenera, nella lottizzazione Muson vicino agli impianti sportivi, dove avrebbe sistemato la teca dove è rinchiuso il rettile: e proprio per scegliere la posizione ottimale l’aveva portata con sé, boa compreso.
Nel primo pomeriggio ha provveduto a nutrirlo, ma inavvertitamente ha lasciato la teca aperta il tempo necessario perchè il serpente potesse cogliere questa via di fuga. Quando il proprietario se ne è accorto era ormai troppo tardi: il boa era introvabile. A questo punto non gli è rimasto che avvisare il sindaco di quanto accaduto.
L’allarme è stato subito lanciato via Facebook sia sul gruppo L’Ora di Castelfranco sia sulla pagina del comune, mentre già si stavano predisponendo dei cartelli che per mettere in guardia la popolazione e avvisare che, in caso di avvistamento, bisognava chiamare immediatamente i carabinieri al 112.
Intanto proseguivano le ricerche dell’animale. Impresa alquanto ardua perchè potevano essere diverse diverse le vie di fuga che il boa potesse aver preso.
Innanzitutto quella degli impianti sportivi e dei campi adiacenti, ma anche quella del sentiero degli Ezzellini che passa a poca distanza dalla lottizzazione, costeggiata dal fiume Muson. E tra l’altro qui troverebbe il suo habitat ideale, ovvero un ambiento umido e con vegetazione rigogliosa.
Seppur sarebbe stato decisamente un incontro scioccante quello con il boa, tuttavia il rischio era basso.
«Secondo le informazioni ricevute da un veterinario specializzato - spiega il sindaco Parisotto - il boa è innocuo, nel senso che non è velenoso e che nel caso si senta in pericolo scappa. Solo se attaccato può mordere, ma ripeto non è velenoso».
Un evento, quello del morso, che capita sovente agli allevatori, ma senza gravi conseguenze.
La situazione si è poi risolta in serata poco dopo le 20.30: mentre su Facebook si inseguivano centinaia di commenti su questa vicenda, è arrivata la notizia del ritrovamento.
Il boa non aveva fatto molta strada, aveva trovato riparo in un mucchio di foglie nel giardino dell’abitazione in ristrutturazione, trovando una facile mimetizzazione. Per questo, all’inizio, non era stato facile individuarlo.
Al proprietario è bastato smuoverle per ritrovare il serpente e farlo rientrare nella propria teca, chiudendo, di fatto l’allarme . —
Davide Nordio
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