Bimbo nato con lesioni cerebrali assolto il primario Baccichet

Accusato di non aver disposto per tempo il taglio cesareo mentre era in servizio al Ca’ Foncello La difesa: «Il nascituro soffriva di una malformazione congenita non rilevabile pre-parto»

È stato assolto per non aver commesso il fatto il dottor Roberto Baccichet, 53 anni, dall’accusa di aver provocato lesioni cerebrali ad un bambino appena nato. La Procura accusava il ginecologo, all’epoca dei fatti in servizio al Ca’ Foncello oggi primario ad Oderzo, di non aver disposto per tempo il taglio cesareo, sottovalutando la sofferenza fetale del nascituro, che aveva riportato «danni rilevanti» secondo una perizia disposta dal pubblico ministero. La Procura aveva chiesto per il medico una condanna a tre mesi. L’avvocato Piero Pignata, avvocato di Baccichet, aveva invece sempre sostenuto l’innocenza del medico: «Il piccolo aveva una rara malformazione congenita, con la presenza di una membrana laringea ostruttiva», aveva spiegato. Una vicenda delicata, che dal reparto di ostetricia dell’ospedale Ca’ Foncello era poi approdata nelle aule del palazzo di giustizia.

I fatti risalgono al 2010. Una donna al termine della gravidanza viene ricoverata quando le contrazioni si fanno insistenti e ripetute. Come da prassi, la fase pre-travaglio viene monitorata e controllata. Secondo la ricostruzione fatta dalla Procura, a un certo punto i tracciati cardiotocografici del feto sembrano mostrare una sofferenza. Un problema di ossigenazione, accompagnato da dolori accusati dalla partoriente. La donna chiede di essere sottoposta al taglio cesareo.

Il dottor Baccichet, però, sempre secondo la ricostruzione dell'accusa, sostiene che non sia necessario. Passano le ore, il travaglio si fa sempre più sofferto. Al cambio di turno, il ginecologo subentrante nota la sofferenza fetale e dispone immediatamente il taglio cesareo per la donna. Il bimbo nasce, ma forse c'è qualcosa che non va.

È un medico con un'esperienza ultraventennale, il dottor Baccichet. «Un grande professionista, mai un problema», sottolinea l'avvocato, «e dispiace che sia finito al centro dell'attenzione per un episodio sul quale non ha alcuna responsabilità, come abbiamo dimostrato in aula». Come spiegato dal legale e da una perizia di parte, il nascituro soffriva di una malformazione congenita non rilevabile pre-parto. Solo alla nascita l'ostruzione alla laringe è emersa, e i danni cerebrali (non gravi) sarebbero dovuti a quella, non alla presunta sofferenza fetale durante il travaglio. «Sono stati bravissimi i neonatologi ad accorgersi subito del problema», dice l'avvocato Pignata, «e ad aprire un varco per la respirazione del piccolo. Ma il dottor Baccichet non ha alcuna responsabilità, ha fatto tutto correttamente, compreso il passaggio di consegne al collega a fine turno». E il tribunale ora l’ha confermato.

Giorgio Barbieri

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