Bimbo morto dopo l’operazione «Caso inconsueto»

FONTANELLE. Sarà recitato questa sera alle 20 in chiesa a Villanova di Prata, nel Pordenonese, il rosario in suffragio del piccolo Samuele Zanardo, il bimbo deceduto mercoledì a poche ore dal trapianto di fegato che avrebbe potuto salvargli la vita. Domani pomeriggio alle 16, sempre in chiesa a Villanova, saranno celebrati i funerali. Il papà di Samuele, Alessandro Zanardo, è originario di Fontanelle dove è molto conosciuto. Alessandro si era trasferito a Villanova da alcuni anni dove con Sara aveva deciso di formare la sua famiglia. Due anni e mezzo fa era nato Samuele: il bimbo che aveva portato tanta gioia nelle loro vite era purtroppo affetto da una malformazione congenita. L’équipe medica dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo martedì aveva eseguito il delicato intervento di trapianto del fegato ma Samuele è deceduto subito dopo. «A livello macroscopico non è emerso nulla di anomalo» ha sottolineato Michele Colledan, direttore del Dipartimento «Quando il lungo intervento è terminato gli obiettivi prefissati erano stati raggiunti, per questo l’evolvere della situazione ci ha lasciato l’amaro in bocca». E ha aggiunto: «La mortalità così imminente dopo un trapianto è davvero inconsueta. In questo caso l’intervento che ha eseguito l’équipe era piuttosto complesso per una delicata situazione di vasi sanguigni, anche se il paziente arrivava da casa, dunque non era in condizioni particolari. Infatti non si trattava di un’operazione di tipo eccezionale, anche se ogni intervento di questa natura è comunque complesso, pesante e con dei rischi, anche se noi ormai possiamo parlare di routine. Inoltre va detto che, benché dagli anni Settanta a oggi si sia passati dal 20 al 95% di sopravvivenza, purtroppo 95 è diverso da cento». (c.st.)