Biglietteria a singhiozzo caos e disagi in stazione

MONTEBELLUNA. Non solo disagi a causa dei ritardi e delle corse saltate, che avevano raggiunto il loro apice tra giugno e luglio quando sempre più frequente era diventata la sostituzione dei treni con i pullman.
Adesso a far imbufalire i pendolari è la biglietteria della stazione ferroviaria aperta solo a singhiozzo. Chi domenica e lunedì pomeriggio si è recato in stazione per fare il biglietto, ha trovato lo sportello chiuso. Ma quel che è peggio è la sala d'attesa chiusa dalle 19, con l’impossibilità di utilizzare la biglietteria automatica. Il servizio è tornato alla regolarità nei giorni successivi. Ma basta l'arrivo di ferie non programmate o di una malattia, per far ripartire disservizio e disagi.
I motivi delle chiusure non programmate? Il personale è all'osso, quindi basta una breve malattia per mettere in difficoltà i viaggiatori, costringendoli a un’odissea per procurarsi il biglietto del treno. E chi si mette a caccia di un ticket non può neppure rivolgersi a qualche vicina stazione, dato che quella che era sopravvissuta ai precedenti tagli, ossia quella di Cornuda, è stata soppressa.
Insomma pendolari del trasporto ferroviario sempre più bistrattati visto che ai disagi già noti si aggiungono ora le chiusure a singhiozzo della biglietteria.
«Ho chiesto all'assessore regionale Renato Chisso spiegazioni sia sui nuovi orari, per i quali aveva detto che mi avrebbe coinvolta, sia su queste chiusure a singhiozzo della biglietteria della stazione di Montebelluna e mi attendo una risposta da lui», commenta la pendolare, e capogruppo Pd in Regione, Laura Puppato «è capitato ancora in estate, in altre stazioni, che si cominciasse con delle chiusure provvisorie che poi diventavano quasi definitive con una riduzione degli orari e un ridimensionamento di tutto. Dobbiamo stare attenti che la stessa cosa non succeda anche a Montebelluna, perché è proprio in estate, quando l'utenza diminuisce, che vengono attuate operazioni di riduzione dei servizi spacciate come provvisorie ma che poi diventano definitive. Purtroppo si continua a non valorizzare il trasporto pubblico, non vengono investite risorse in questo settore e Trenitalia mantiene i servizi al minimo».
Ma un impegno all’assessore regionale l’ha strappato il sindaco Marzio Favero: «Sono stato contattato da un gruppo di utenti del servizio ferroviario treno che mi ha chiesto di occuparmi del problema» spiega il primo cittadino «ho chiesto all’assessore Chisso di promuovere un incontro a Montebelluna. Mi ha dato la sua disponibilità: ora lo programmeremo».
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