Bevono il tè del diavolo: tre gravissimi

Pianzano. Shock alla festa privata: tre amici intossicati dalla tisana preparata con lo stramonio, sono in Rianimazione
Di Federico De Wolanski

GODEGA. Una tisana allucinante con lo stramonio, la pianta che i racconti popolari legano alle streghe e allo sciamanismo che un gruppetto ragazzi ha deciso di sperimentare sabato sera durante un festino a casa di amici. Volevano sballare, tre sono finiti in ospedale in Rianimazione.

Tutto è iniziato in tarda serata, a Pianzano, a casa di una ventenne che aveva organizzato una festicciola privata per trascorrere il sabato sera lontano dai locali e dai controlli in auto delle forze dell’ordine.

Lì, un gruppetto di coetanei di Vazzola era arrivato munito di un sacchettino di foglie secche. «Erba del diavolo», avevano risposto a chi chiedeva che cosa fosse. Si erano documentati, sapevano dove trovarla e soprattutto come utilizzarla così come i racconti popolari dicevano facessero le streghe e gli sciamani. Il web poi, come spesso accade, non è povero di spunti, esperienze, consigli. L’unica cosa che il gruppetto di ventenni ha completamente ignorato, purtroppo, sono stati gli ammonimenti che segnano tutti gli appunti dedicati alla pianta, «velenosa», legata a una famiglia di erbe usate anticamente anche a scopi medicinali.

Poco prima di mezzanotte i ragazzi hanno scaldato una teiera d’acqua e confezionato la tisana.

Doveva essere una sfida, uno sballo diverso. Non è andata così. Tre l’hanno bevuta tutta, un quarto l’ha solo assaggiata mentre la padrona di casa e altri ragazzi alla festa pur incuriositi hanno rifiutato, «non mi fido». Di lì a una ventina di minuti i tre ragazzi: G. A., 19 anni, L. M., 20, e M.S., 23, che avevano bevuto la tisana allucinogena hanno iniziato a dire cose senza senso, alcuni di loro addirittura cose incomprensibili in preda ad un assoluto stato di agitazione confusionale.

I sorrisi dei partecipanti alla festicciola nel giro di alcuni istanti, quando tutti si sono resi conto che i tre ragazzi iniziavano a dare gravissimi segni di intossicazione, lo scherzo è diventato terrore. I ragazzi hanno cercato di rianimare gli allucinati, ma non c’è stato nulla da fare. A quel punto la padrona di casa, nel panico, ha chiamato l’ambulanza.

Dal Pronto soccorso di Conegliano sono partite tre ambulanze seguite a distanza di pochi istanti da due pattuglie della polizia. I tre ragazzi, in preda alle più assurde reazioni, sono stati stabilizzati dai medici e trasportati a tutta velocità in ospedale. Due a Conegliano e uno, in condizioni più gravi, a Treviso. Tutti in Rianimazione, tutti sedati. Ore di grande apprensione per i familiari, chiamati in piena notte dagli agenti di polizia, e per gli amici del terzetto che sono stati ascoltati dagli agenti per capire cosa fosse successo e da dove fosse uscito lo stramonio. Ieri mattina, i tre erano ancora in prognosi assolutamente riservata. Solo nel tardo pomeriggio i medici si sono detti ottimisti nel loro recupero. Sabato notte, però, hanno rischiato di morire.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso