Beve alcolici, ma dopo lo schianto: assolto

SPRESIANO Era uscito di strada mentre si trovava alla guida della sua Chevrolet Corvette. La Procura l’aveva accusato di aver assoldato tre amici e studiato con loro una versione da dare alla polizia...

SPRESIANO

Era uscito di strada mentre si trovava alla guida della sua Chevrolet Corvette. La Procura l’aveva accusato di aver assoldato tre amici e studiato con loro una versione da dare alla polizia che lo avrebbe scagionato per non incorrere in guai giudiziari: era finito a processo con l’accusa di guida in stato di ebbrezza Marco Vendramelli 37enne di Spresiano, difeso dall’avvocato Stefano Tigani. I tre amici, Renato Pastrolin 46anni, Davide Padovan 41 e Marco Bragato 29, invece erano accusati di favoreggiamento. Ora sono stati tutti assolti. Era appena partito dal parcheggio del bar «Open Cafè» a Ponte della Priula, ma poche decine di metri dopo lo schianto contro un albero: illeso il conducente, Marco Vendramelli, gravi le condizioni del passeggero, un diciottenne di Maserada. I fatti risalgono alla notte del 12 dicembre 2007. Vendramelli, forse consapevole di aver alzato un po’ troppo il gomito, era stato accusato di aver chiamato alcuni amici e studiato con loro una versione da lasciare agli agenti che lo scagioni: due dovevano affermare di avergli dato da bere «qualche cosa di forte» dopo averlo raggiunto sul luogo dell’incidente, il terzo invece di aver causato il sinistro, alla guida della sua auto. Ma la versione dei 4 giovani non aveva convinto gli agenti. «E’ stata un’auto pirata a tagliarmi la strada, ci sono anche i testimoni». Aveva detto Vendramelli, che nella notte tra venerdì 7 e sabato 8 dicembre si era schiantato con la sua Chevrolet Corvette contro un platano, a Ponte della Priula. «C’era una Mercedes che è uscita da una laterale - aveva spiegato Vendramelli, titolare di una carrozzeria a Spresiano, che da quell’incidente era uscito quasi illeso - e mi ha tagliato la strada».

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