Bet: «Bernardelli poco leale con la Lega»

Il Carroccio dopo la pratica d’espulsione rincara la dose: «Ha partecipato alla campagna elettorale del candidato Chies» 
Diego Bortolotto

CONEGLIANO

La Lega rincara la dose nei confronti di Giovanni Bernardelli, accusato di sostenere la candidatura di Fabio Chies, invece che Piero Garbellotto. Fratelli d'Italia provoca Bernardelli chiedendogli che si schieri pubblicamente con Garbellotto. Dall'altra parte gli ex leghisti, ma anche ex di Alleanza nazionale, solidarizzano con l'espulso dal Carroccio.

pentola che bolle

Il centrodestra è una pentola in ebollizione. La presentazione ieri delle liste è l'antipasto di un mese elettorale pepato. Chiara la posizione della Lega, ribadita dal commissario di Conegliano, il consigliere regionale Roberto Bet. «Non c’è nulla di personale e ci mancherebbe altro – afferma - ognuno può frequentare chi vuole. C’è però una questione politica e di impegno di Bernardelli all’interno del partito. Ad oggi il suo contegno è sempre stato ambiguo nei confronti del progetto che tutto il partito ha sostenuto, dai vertici alla sezione locale. La partecipazione ad attività elettorale di un candidato avversario impegnato in campagna elettorale non possono essere tollerate. A questo si aggiunga la mancata collaborazione all’attività del partito, in un momento in cui per scelta democratica degli iscritti abbiamo deciso di tenere la barra dritta su un obiettivo importante come il rilancio di Conegliano, ove si sono spesi tutti i big da Salvini a Zaia».

via d’uscita

Una via d'uscita viene però offerta. «Le segreterie del partito da quella locale a quella provinciale, sentito il responsabile regionale, hanno deciso di avviare il procedimento di espulsione – aggiunge Bet -. E’ un procedimento disciplinato dallo Statuto del movimento e Bernardelli potrà spiegare e avrà tutti gli strumenti per difendersi. Può anche rivedere la propria posizione e prendere una posizione esplicita a favore della Lega e del nostro candidato sindaco. La Lega a Conegliano vuole far nascere una classe dirigente nuova con rappresentanti con la schiena dritta. Le chiacchiere e quelli che vogliono stare con un piede in due scarpe li lasciamo agli altri». Testimone oculare di Giovanni Bernardelli “a braccetto” con Fabio Chies è stato il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, Giuseppe Montuori.

«Ero proprio dietro a Bernardelli e Chies che passeggiavano insieme, mentre Chies distribuiva i volantini – dichiara Montuori -. Vero però che si conoscono da tempo e sono stati in amministrazione insieme fino alla decadenza anticipata, quindi sarà stato un caso che fossero insieme. Se dovessi dare un suggerimento all'amico Gianangelo Bof, anche se non ne ha bisogno, convocherei una conferenza stampa chiarificatrice nella quale dare la possibilità a Bernardelli, da iscritto della Lega, di dichiarare che appoggia il candidato sindaco indicato anche del suo partito. Sono certo che Bernardelli da militante di lungo corso non avrebbe problemi a farlo».

attestati

Tanti sono stati invece gli attestati di stima per l'ex presidente del consiglio, a incominciare da ex leghisti, ad incominciare da Silvia Marcon, consigliere comunale a sua volta espulsa dal Carroccio nei mesi scorsi, corre ora con Chies.

solidarietà

«Il fatto accaduto è molto grave, ma non mi stupisce. È stato espulso dal partito Lega solo per essersi fermato a prendere un caffè assieme a Fabio Chies, rendiamoci conto della follia, che ne attacca la libertà personale – scrive Marcon -. Non mi stupisce perché a mia volta fui esclusa, dagli stessi, dal gruppo elettorale solo perché commentai una foto su Facebook che non aveva nemmeno a che fare con loro (il riferimento è a un episodio dopo la caduta dell'amministrazione ndr). Ma loro son così, segreti e guai parlare. Giovanni era molto legato e ci teneva, la sua militanza è storica».

i volantini non esistono

Anche esponenti di destra solidarizzano con Bernardelli, come l'ex assessore Gianbruno Panizzutti: «Politicamente non sono mai stato tenero nei confronti di Giovanni Bernardelli, come del resto lui non lo è mai stato con me, sicuramente qualcuno ricorderà le nostre discussioni ai tempi di Alleanza Nazionale e la prima Lega. Intervengo per rendergli onore per la coerenza, merce estremamente rara di questi tempi e sconosciuta a molti. Non so esattamente cosa sia successo, ma una cosa la so, i volantini di Fabio Chies ancora non esistono».

Ma anche all’interno della Lega non tutti gradiscono. Una figura storica, come quella di Gian Paolo Gobbo, è stato molto critico ieri con la decisione di Bof: «Un caso gestito malissimo», ha detto (come si può leggere nell’intervista in altra parte del giornale). —



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