Bessica capitale dei vivai compie 40 anni

Da quattro a 250 espositori, Zaia al taglio del nastro parla di Spv: «Basta ricorsi, presto apriremo trenta chilometri»
DeMarchi Bessica fiera dei fiori
DeMarchi Bessica fiera dei fiori

LORIA. Da quattro bancarelle a 250 espositori, la fiera del florovivaismo celebra i suoi primi quarant'anni: e per la prima volta in quattro decenni ha dovuto fare i conti con la pioggia che, ovviamente, ha influito sul numero di visitatori, che comunque non sono mancati seppur con l'ombrello aperto, per questo appuntamento ormai divenuto tradizionale per fare scorta di fiori e piante in vista della primavera. «Correva il 1979 – ha detto il sindaco di Loria Silvano Marchiori nel tagliare il nastro insieme al governatore del Veneto Luca Zaia – quando un gruppetto di persone ha organizzato una mostra delle piante per far conoscere le aziende che qui a Bessica cominciavano a fiorire nel settore del florovivaismo. Il grande impegno del volontariato ha fatto crescere questo appuntamento, nonostante gli alti e bassi dell'economia italiana. Una manifestazione che è sempre riuscita a richiamare visitatori e a trasmettere ottimismo, forza di lottare e scommettere sull'innovazione». «Può sembrare incredibile – ha sottolineato il presidente dell'Ente Fiera Stefano Carlesso – ma con il volontariato una comunità di tremila persona è riuscita ad attrare centomila persone. E per questo dobbiamo ringraziare chi, oggi come ieri, si dà da fare per questa iniziativa». La fiera di Bessica è stata anche l'occasione della prima presenza pubblica dei neoeletti in Parlamento della Marca: presenti infatti Ingrid Bisa, Barbara Guidolin, Sonia Fregolent, Raffaele Baratto e Dimitri Coin. A loro il governatore Zaia ha chiesto un impegno per portare a compimento il cammino dell'autonomia: «Abbiamo rotto l'argine, ora l'autonomia la vogliono tutti, anche la Toscana e la Puglia. E questo è bene perchè autonomia vuol dire responsabilità. I paesi che funzionano, dalla Germania all'Australia, vanno tutti in questo senso di marcia».

Zaia ha anche toccato il tema delicato, anche a Loria, della Superstrada Pedemontana: «Si dice che finchè la causa pende, rende – ha detto in riferimento ai ricorsi attualmente in discussione – Un'opera pubblica è sempre una ferita sul territorio ma il compito di un amministratore è finirla quando si è cominciato. C'è un dibattito sui flussi di traffico, purtroppo in Italia non c'è un ente che li certifica, ma le cifre arrivano da studi privati. Ovvio che questo si presta a contestazioni e chi ne fa le spese è l'ente pubblico. Il dato di fatto è che a settembre 2020 l'opera sarà conclusa con le opere accessorie previste. Già a fine anno apriranno i primi trenta chilometri nel Vicentino».

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