Benetton, portinaio collassa I sindacati: «Lavorava troppo»

Il portiere dello stabilimento di Castrette colpito da un improvviso malore  Le forze sociali: «Precario in una cooperativa, a luglio impiegato per 200 ore»
CUPPPELLARO VILLORBA INCIDNTE MORTALE SUL LAVORO BENETTON CASTRETTE AGENZIA FOTOGRAFICA FOTO FILM
CUPPPELLARO VILLORBA INCIDNTE MORTALE SUL LAVORO BENETTON CASTRETTE AGENZIA FOTOGRAFICA FOTO FILM

villorba

Si sente male durante il turno di lavoro in portineria alla Benetton di Castrette, crolla a terra e si salva solo grazie all’intervento di due colleghi dello stesso turno. I sindacati della sigla Sgb (Sindacati Generali di Base) denunciano: «Malore da troppo lavoro, l’addetto - precario e costretto a turni massacranti - si era lamentato di non farcela più».

tragedia sfiorata

Il malore, probabilmente un attacco ischemico, si è verificato qualche minuto dopo la mezzanotte di martedì 18 settembre. L’addetto alla portineria, U.Z, un professionista sulla sessantina assunto con un contratto a chiamata, lavorava per conto della Stella Polare, società cooperativa con sede a Padova responsabile del servizio di portineria dello stabilimento Benetton a Castrette di Villorba. Un malore improvviso che avrebbe avuto conseguenze assai più gravi se l’uomo non stesse lavorando con altri due colleghi dello stesso turno 22-6, i primi a dare l’allarme e ad allertare il Suem 118. Dopo il ricovero al pronto soccorso del Ca’ Foncello l’uomo è, fortunatamente, migliorato, anche se le sue condizioni dovranno essere monitorate nei prossimi giorni. Sono le forze sociali a puntare il dito contro gli eccessivi carichi di lavoro: l’addetto alla portineria, infatti, a luglio aveva accettato (vista la scarsa forza contrattuale) a lavorare oltre 200 ore al mese, con prestazioni a chiamata fra più aziende. Tra gli appunti sollevati dalle forze sociali anche l’assenza, in Benetton, di un dispositivo “uomo a terra”, un sistema in grado di individuare un lavoratore colpito da malore durante un controllo in solitaria.

«carichi eccessivi»

È Fabrizio Dumas, sindacalista Sgb, a riferire che l’uomo si era lamentato con i colleghi per gli eccessivi carichi di lavoro: «Da lavoratore a termine era stato costretto a rendersi disponibile. Ma i turni di questo tipo, con spostamenti, sono massacranti».

dispositivi di sicurezza

Il riferimento è anche alla mancanza del dispositivo uomo a terra: «In questo caso il lavoratore era affiancato da due colleghi, ma cosa sarebbe successo se il malore lo avesse colto mentre perlustrava da solo l’azienda? Lo avrebbero trovato molte ore dopo. Alla cooperativa abbiamo chiesto da più di un anno l’installazione di questi dispositivi».

la replica dell’azienda

L’azienda fa sapere di aver ricevuto rassicurazione da Stella Polare, circa le condizioni di salute del portinaio, che è già stato dimesso. Il fornitore ha garantito che la forma contrattuale applicata al dipendente è «corretta e rispettosa di tutte le norme previste». La postazione di lavoro «soddisfa inoltre tutte le condizioni di sicurezza». —

ANDREA DE POLO

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso