Belve di Gorgo: via il processo da Venezia
L'avvocato di Stafa alla Cassazione: «Giudici popolari condizionati dal clima ostile agli imputati»

Da sinistra Naim Stafa e l’avvocato Sabrina Dei Rossi
GORGO AL MONTICANO.
Naim Stafa chiede che il suo processo venga spostato da Venezia. Il suo avvocato, Sabrina Dei Rossi, si è rivolta alla Cassazione perché ritiene che i giudici popolari siano condizionati dal clima politico ostile agli imputati, l'albanese Stafa e il rumeno George Alin Bogdaneanu. Questa mattina, nell'aula bunker di Mestre, si ridiscute il processo d'Appello.
La Corte d'Assise deciderà quindi se emettere comunque la sentenza oppure se aspettare l'esito del ricorso in Cassazione da parte di Stafa. Il 3 dicembre scorso la Suprema Corte aveva deciso di rimandare alla Corte d'Appello di Venezia gli atti relativi alle belve di Gorgo. Sono i due imputati rimasti per il duplice efferato omicidio del il 21 agosto 2007, quando Arthu Lleshi, morto suicida in carcere, massacrarono i coniugi Guido Pelliciardi e Lucia Comin nella dépendance di Villa Durante a Gorgo al Monticano. Naim Stafa, considerato l'ideatore, e Alin Bogdaneanu, il basista, torneranno davanti ai giudici questa mattina nell'aula bunker di Mestre. Dunque si potrebbe sapere già oggi se verranno confermate o ridotte le condanne all'ergastolo per Naim Stafa e a 20 anni di carcere per Alin Bogdaneanu. Per il trentaquattrenne albanese e il ventiduenne romeno la Cassazione non aveva infatti ritenuto valido il riconoscimento delle aggravanti della crudeltà e delle sevizie. Una scelta che aveva scatenato polemiche sia tra i cittadini che nel mondo politico, ma che venne giustificata dal fatto che Naim Stafa, l'ideatore del massacro, e Alin Bogdaneanu, il basista del delitto, non avessero partecipato materialmente al duplice omicidio. E, proprio per evitare che la decisione della Corte d'Assise d'Appello sia influenzata dal clima politico suscitato dalla vicenda, l'avvocato difensore di Naim Stafa, Sabrina Dei Rossi, ha presentato ricorso di fronte alla Corte di Cassazione per far spostare il processo da Venezia grazie al «legittimo sospetto». Sarà prima di tutto su questo punto che la Corte d'Assise d'Appello oggi dovrà decidere.
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