«Bellezza e affare L’antiquariato non teme lo spread»

L’organizzatore della manifestazione Francesco Li Volsi spiega la 19ma edizione: «Un fascino sempre attuale»

Sarà una mostra d'antiquariato particolarmente attenta ai gusti dei giovani quella che si appresta a essere inaugurata a Ca’ dei Carraresi. La diciannovesima edizione di Treviso Antiquaria, infatti, organizzata da Francesco Li Volsi con la collaborazione di Michele Rovoletto, punta su una clientela “nuova”, diversa dai tradizionali collezionisti e cultori della bellezza d'epoca. “L’evento trevigiano è rivolto particolarmente ai giovani, collezionisti e non – rivela Francesco Li Volsi, da quest'anno presidente dell'Associazione Trevigiana Antiquari - grazie a questo evento, vogliamo dimostrare come l'arte antica possa esercitare un fascino sempre attuale anche al giorno d'oggi”. Treviso Antiquaria, l'unico evento del suo genere completamente gratuito per il visitatore, nasce infatti con lo scopo di stimolare l'attenzione e la crescita collezionistica anche tra i non habituè. “Nel corso dei nove giorni dell'esposizione, ci attendiamo l'arrivo di migliaia di persone, di età e formazione diversa, sia tra i professionisti del settore che tra i semplici curiosi – continua il noto commerciante trevigiano - come gallerista giovane, diverso dai soliti cliché, vorrei indicare ai miei coetanei una scelta di personalità e distinzione nel mondo del lusso antiquariale esclusivo, non condizionata dal marketing, bensì dalla storia dell’arte. I giovani con possibilità economiche, infatti, tendono a essere quasi sempre distratti dai prodotti che vengono proposti loro dai media, dalla pubblicità e dai celebri marchi del lusso, ma molti di loro stanno riscoprendo il fascino degli oggetti d'epoca”. Grande appassionato d'arte e, in particolare, di argenti antichi, Li Volsi continua a scommettere sul fascino dei mobili storici, prevedendone una valorizzazione sempre maggiore nel futuro: “anche se le case di oggi tendono a privilegiare il gusto moderno e minimalista, l'accostamento di un oggetto d'epoca prestigioso ad un arredo contemporaneo può consentire di personalizzare l'ambiente, attraverso un'opera d'arte unica, esclusiva, impossibile da trovare altrove”.

Nonostante la crisi e la continua flessione dei consumi, infatti, il mercato del lusso sembra perennemente vitale: “il mondo dell'antiquariato non sta risentendo particolarmente della crisi generale. Noi galleristi ci siamo resi conto che nel mercato c'è moltissima attenzione agli oggetti d'epoca e non mancano la voglia di collezionismo e di investimento, soprattutto con riguardo a oggetti molto selezionati, di grande valore. Oggi si cercano soprattutto pezzi esclusivi, capaci di stupire e di conservare il loro valore nel tempo”. L'antiquariato, dunque, oltre a decorare le nostre case, può costituire anche un investimento conveniente, in grado di resistere all'inflazione e alla volatilità dello spread: “chi acquista un oggetto importante d'epoca può contare sul fatto che questo non smetterà mai di avere valore e che il proprietario potrà trovare in ogni momento un collezionista disposto ad acquistarlo.

Inoltre, se in Italia c'è crisi, all'estero non è così, e l'arte italiana sta conoscendo un periodo di grande crescita nei mercati orientali”. Se dunque i collezionisti italiani divengono sempre più esigenti e selettivi, si accresce a vista d'occhio la platea di stranieri che ritornano dalle ferie con qualche oggetto d'epoca in valigia: “il mercato dell'antiquariato in questi anni sta conoscendo grande successo all'estero e l'oggettistica italiana è molto richiesta – spiega Li Volsi - ormai i nostri principali clienti sono russi, arabi e giapponesi.

Benché dispiaccia esportare i nostri pezzi migliori in Paesi esteri, che stanno letteralmente depredando i gioielli d'arte italiana, noi commercianti non possiamo che guardare ai clienti stranieri e arrenderci alla legge del mercato”.

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