Beffa il telepass 12 volte e non paga: assolto

Secondo l’accusa ha “infilato” dodici volte il casello senza pagare, seguendo a tutta velocità le auto che lo precedevano, munite di telepass. Per il giudice, però, non c’è alcuna prova che al volante ci fosse lui: per questo A.C. è stato assolto dalle accuse di truffa e falsità materiale. Non sono bastate le dodici foto con cui Autostrade per l’Italia si è presentata in aula: in ciascuna si vedeva un momento diverso in cui la Bmw infilava una barriera senza pagare il pedaggio. L’auto di grossa cilindrata è intestata a una società il cui titolare è il padre del ragazzo finito a processo. Secondo diversi testimoni, tra i quali il titolare della società di leasing che ha ceduto la Bmw, alla guida dell’auto si vedeva «abitualmente» il giovane. E’ mancata però la prova per attribuirgli la responsabilità penale: il giovane non è mai stato fermato e colto in flagranza. Essendo poi l’auto intestata a una società, gli utilizzatori potrebbero essere diversi. Ma la responsabilità penale è esclusivamente personale. La richiesta di condanna formulata dal pubblico ministero (un anno di reclusione e 200 euro di multa) non è stata accolta dal giudice, che ha assolto A.C. per non aver commesso il fatto.
I fatti contestati sono avvenuti tra il febbraio e il marzo del 2008: dodici episodi fotocopia, come detto. Secondo Autostrade, inoltre, la targa della Bmw sarebbe stata anche modificata per eludere i controlli, trasformando la F in E e la C in una O: anche per l’accusa di falso materiale, però, mancano le prove che il responsabile fosse A.C.
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