Beffa il telepass 12 volte e non paga: assolto

Secondo l’accusa ha “infilato” dodici volte il casello senza pagare, seguendo a tutta velocità le auto che lo precedevano, munite di telepass. Per il giudice, però, non c’è alcuna prova che al...
Di Fabio Poloni

Secondo l’accusa ha “infilato” dodici volte il casello senza pagare, seguendo a tutta velocità le auto che lo precedevano, munite di telepass. Per il giudice, però, non c’è alcuna prova che al volante ci fosse lui: per questo A.C. è stato assolto dalle accuse di truffa e falsità materiale. Non sono bastate le dodici foto con cui Autostrade per l’Italia si è presentata in aula: in ciascuna si vedeva un momento diverso in cui la Bmw infilava una barriera senza pagare il pedaggio. L’auto di grossa cilindrata è intestata a una società il cui titolare è il padre del ragazzo finito a processo. Secondo diversi testimoni, tra i quali il titolare della società di leasing che ha ceduto la Bmw, alla guida dell’auto si vedeva «abitualmente» il giovane. E’ mancata però la prova per attribuirgli la responsabilità penale: il giovane non è mai stato fermato e colto in flagranza. Essendo poi l’auto intestata a una società, gli utilizzatori potrebbero essere diversi. Ma la responsabilità penale è esclusivamente personale. La richiesta di condanna formulata dal pubblico ministero (un anno di reclusione e 200 euro di multa) non è stata accolta dal giudice, che ha assolto A.C. per non aver commesso il fatto.

I fatti contestati sono avvenuti tra il febbraio e il marzo del 2008: dodici episodi fotocopia, come detto. Secondo Autostrade, inoltre, la targa della Bmw sarebbe stata anche modificata per eludere i controlli, trasformando la F in E e la C in una O: anche per l’accusa di falso materiale, però, mancano le prove che il responsabile fosse A.C.

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