Bcc CentroMarca, 8 milioni per la villa
Il presidente Cenedese: all'ex Fortis sul Terraglio la nuova sede di rappresentanza

Tiziano Cenedese
Aprire una sede di rappresentanza nuova di zecca, e carissima: la villa ex sede della Fortis in via Selvatico, sul Terraglio, storicamente villa Cornuda, poi Frezza. Costo dell'immobile: 7 milioni più Iva, ossia quasi 8 milioni, pari a un leasing di circa 350 mila euro l'anno per 20 anni. E' l'obiettivo di Tiziano Cenedese, presidente di CentroMarca Banca, l'ex banca di credito cooperativo di Preganziol e Santa Cristina di Quinto, 13 filiali soprattutto nella bassa trevigiana. Cenedese avrebbe già convinto 5 dei 9 componenti del direttivo dell'istituto di credito, ossia la maggioranza a fare il grande passo. Una decisione che oggi potrebbe rovinare il pasto a molti dei duemila associati dell'istituto di credito cooperativo, chiamati a raccolta per il grande pranzo sociale organizzato all'aeroporto militare di Istrana. Sono talmente tanti che è stato necessario mettere a loro disposizione un intero hangar. Molti soci pare infatti siano all'oscuro della decisione, e quindi oggi potrebbero lecitamente chiedersi: con questi chiari di luna, è davvero il caso che CentroMarca Banca si doti di una lussuosa e costosissima sede di rappresentanza quando ha già una dignitosa sede centrale a Preganziol? Non era forse meglio, con questi soldi, aprire nuovi sportelli e potenziare i servizi a disposizione dei correntisti? Per la verità, sono interrogativi che si sono già fatti alcuni associati del credito cooperativo in questione, venuti a sapere della notizia, informalmente, da pochissimi giorni. Avrebbero gradito che l'idea, pare tutta farina del presidente Cenedese, fosse prima passata attraverso l'assemblea, sempre che oggi a tavola non venga dato il grande annuncio, appunto l'intenzione di acquistare il grande complesso immobiliare sul Terraglio ristrutturato da poco ma attualmente dismesso: bisognerà quindi spendere altri soldi per l'impiantistica, e non pochi. Sta di fatto che Cenedese con i suoi ha già fatto qualche sopralluogo ma soprattutto, pare, avviato la trattativa per entrare in possesso del vasto complesso. Lo scorso maggio, con oltre un miliardo di masse amministrate, CentroMarca Banca aveva chiuso il 2009 con i conti in positivo, anche se l'utile aveva subìto un taglio del 50% rispetto al 2008. La crisi è stata pesante per tutti, ma la proverbiale indole conservativa del correntista medio delle banche di credito cooperativo ha messo al riparo anche CentroMarca Banca dalle tempeste finanziarie di questi ultimi due anni. E proprio le formichine dell'ex banca di credito cooperativo di Preganziol e Santa Cristina, ossia i suoi duemila soci, potrebbero non gradire l'operazione di villa Fortis.
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