Bar, ristoranti e negozi Ecco dov’è la Chinatown

In provincia gli immigrati censiti sono 15.932, a Treviso 847 e 38 le loro attività La maggior parte degli esercizi, una ventina, si trova dentro le mura e lungo il Put
Di Serena Gasparoni

Secondo gli ultimi dati ufficiali i cinesi in provincia di Treviso sono 15.932. Rappresentano la seconda popolazione straniera più numerosa in termini di presenze nel territorio trevigiano dopo i marocchini (18.342) e – dato curioso – sono in lieve diminuzione negli ultimi anni probabilmente a causa di una delocalizzazione verso altre province d’Italia e verso la Spagna.

Nel solo Comune di Treviso i cinesi risultano ufficialmente 867, 459 maschi, 408 donne. Lavorano, vanno a scuola, aprono attività commerciali che conducono anche con successo di pubblico trevigiano doc.

L’integrazione è lenta, ma i tempi in cui la prima gastronomia cinese di piazza Santa Maria dei Battuti attirava occhi sbarrati di curiosi e gli scettici sembrano ormai passati. Quella, era la testa di ponte di una carica di commercianti. Non solo bar e ristoranti ma negozi di alimentari, prodotti per capelli, negozi di abbigliamento con prezzi assolutamente competitivi. Tante bancarelle al mercato. L’ultima novità sono i parrucchieri, con listini in italiano e cinese, prezzi bassi e tantissime clienti trevigiane.Qualche numero? Nel comune di Treviso le attività commerciali e di somministrazione in mano ai cinesi oggi censite sono in tutto 38: la maggior parte sono bar e ristoranti (27) i restanti sono negozi. In via Nino Bixio ad esempio se ne contano 5: un ristorante che propone cucina thai e giapponese da poco più di un anno, il bar tabaccheria vicino allo stadio (aperto praticamente a tutte le ore, 356 giorni l’anno), il Bazar Valentina, altri tre negozietti etnico alimentare. Quello che non è fuori mura, è dentro, in via Oriani, la strada che fino a qualche anno fa veniva considerata la Chinatown di Treviso e che ora si è svuotata in favore di altri negozi. Lì resistono il bare il market. Affollata di attività cinesi la zona di via e piazzale De Gasperi, nei pressi della stazione dei treni e delle corriere. Lì un parrucchiere, un negozio che vende ogni prodotto legato alla cura dei capelli e un alimentari sono ormai «tipici», e di recente hanno visto arrivare anche un’agenzia di viaggi made in China.

Negozi, bar e ristoranti sono rintracciabili a San Giuseppe (cinesi sono ormai da anni i due bar lungo la Noalese e quello davanti all’aeroporto), lungo la Castellana e la Feltrina. Piacciono le vie di alto scorrimento – è sempre stato così – ma quel che più colpisce negli ultimi anni è l’appeal del centro storico.

L’ultimo in ordine di arrivi sarà il negozio di abbigliamento che aprirà a breve in via Martiri, nei locali dell’ex Prenatal. Ma basta fare una passeggiata per vedere il ristorante e il negozio di abbigliamento aperti in via Manin (...sotto casa Benetton), o il Bento Sushi in via San Leonardo, apprezzatissimo come il ristorante cinese in via Venier (4 stelline su 5 su Trip Advisor) che offre non solo un menù «occidentalizzato» per i neofiti della cucina cinese, ma anche uno «tipico» per i più scafati e per le tante famiglie con gli occhi a mandorla che lo affollano durante la settimana e il week end.

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