Bandi per gli arenili Chiesto il processo
mogliano
Presunti favori sui bandi di gestione di un tratto di arenile da 25.800 metri quadrati a Bibione a vantaggio del Villaggio Turistico Internazionale (VIT): il sostituto procuratore Raffaele Tito ha chiesto il processo per l’allora dirigente dei Lavori pubblici del Comune di San Michele al Tagliamento Ivo Rinaldi, ora dirigente in Comune a Jesolo; per Alberto Gherardi, in quanto dirigente in Comune a San Michele del Servizio demanio marittimo, già assessore leghista a Mogliano con il sindaco Azzolini; e per l’imprenditore trevigiano Alberto Granzotto, socio di riferimento del Villaggio Turistico Internazionale (VTI) e titolare della concessione demaniale dell’area di spiaggia sequestrata lo scorso anno dalla Finanza. I reati contestati sono quelli di occupazione abusiva di area demaniale marittima utilizzata per finalità turistico-ricreative per Granzotto e di abuso d’ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente per Rinaldi e Gherardi. L’udienza preliminare davanti al gup di Pordenone è fissata a giugno. Le difese (avvocati Vassallo e Caucci per Granzotto, Stocco per Gherardi e Benincampi per Rinaldi) stanno affilando le armi. Intanto il tratto di arenile è sotto sequestro come confermato dal tribunale del Riesame un anno fa. L’inchiesta ha riguardato la verifica della regolarità della procedura di gara bandita nel giugno 2016 dal Comune per la nuova aggiudicazione della concessione demaniale marittima per l’utilizzo della spiaggia. —
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