Banche, scintille 5S-don Torta E Bianco si smarca da Arman

Il consigliere comunale rivela «Tempestato di proteste dall’ associazione “don Torta”» L’avvocato: la nuova norma peggiore della precedente
Borghesi Montebelluna Carmine Bianco
Borghesi Montebelluna Carmine Bianco

MONTEBELLUNA

Acque agitate tra 5 Stelle e coordinamento Don Torta, l’associazione che tutela i risparmiatori beffati dal crac delle popolari venete, presieduta dall’avvocato Andrea Arman, peraltro candidato indipendente dei M5S alle politiche del 4 marzo nel collegio di Montebelluna.

Rivelatrice una chat dei 5 Stelle di Marca – con 100 partecipanti fra parlamentari, consiglieri regionali e militanti – dove il consigliere comunale montebellunese Carmine Bianco, uno dei protagonisti della battaglia dei risparmiatori, rivela di «essere stato tempestato di proteste dal “don Torta”», ma difende il disegno di legge elaborato dal sottosegretario Villarosa (insieme al viceministro leghista Bitonci) e prende le distanze dalla coordinamento: «Arman pretendeva che il “misselling” fosse applicato a tutti, anche a chi aveva comprato azioni prima del 2000, senza scalare i dividendi percepiti». Ma per queste persone c’era la possibilità di vendere le azioni, mentre dal 2006/2008 le cose sono andate diversamente, perché la banca ha nascosto la situazione e ha spinto a comprare fraudolentemente le azioni». Dunque, Villarosa ha «fatto un buon lavoro».

Parole che, raccontano dal mondo pentastellato, non sono piaciute a tutti. Molti militanti ricordano gli incontri con le associazioni dei risparmiatori, a livello nazionale, gli impegni precisi presi, che avevano poi portato a candidare, come nel caso di Arman a Montebelluna, i leader delle associazioni alle politiche del 4 marzo. C’era il rimborso tout court, a tutela delle somme perdute dai risparmiatori, non i vincoli e paletti che limitano importi (il 30%), tetti di rimborsi (100 mila euro) e fasce di risparmiatori (chi ha vinto in giudizio o a un arbitrato). «C’era ancora Borrelli...», ricorda qualcuno, nell’anominato. «Bianco era a Cornuda, e la legge non rispecchia del tutto gli accordi», rivela qualcun altro. Sempre nell’anonimato.

E Arman? Continua la battaglia per modificare la manovra pentaleghista, ed è pronto a parlarne con Di Maio e Salvini. «Il messaggio di Bianco? No comment», dichiara Arman, «ma se davvero mi attacca sul “misselling” mi farebbe specie, travisa le nostre istanze. Il problema è che la nuova legge peggiora la “Baretta”, noi continueremo la battaglia sulle basi degli accordi presi. Con o senza i 5 Stelle. Andremo per la nostra strada, come gli afghani, sempre a difesa del loro paese». –

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