Baby squillo: ecco la lista dei clienti vip

Un graduato del 51°Stormo, un notissimo commercialista della città, un manager del centro, un giovane calciatore di D
Di Sabrina Tomè

Chiamava la baby-squillo a spese dello Stato, col telefonino in uso al 51° Stormo dell’Aeronautica militare di Istrana. Lui è’ uno dei clienti della ragazzina sedicenne che si vendeva in un appartamento di Ponzano sotto la direzione, secondo le contestazioni degli inquirenti, della madre finita ai domiciliari per il reato di prostituzione minorile. Ma il militare dell’Aeronautica - probabilmente un graduato visto che aveva in uso il telefonino intestato al Corpo - non è stato l’unico cliente intercettato dagli agenti della Squadra Mobile a usare utenze intestate ad altri. La maggioranza di loro ha chiamato la baby-squillo con i cellulari dell’azienda per cui lavorano (figurano, tra le altre, una nota ditta di ghiaia, una ditta di vendita di materiale elettrico, una società di dive di Jesolo); c’è addirittura chi ha usato il telefonino della moglie. Alcuni tra gli uomini che si sono messi in contatto con la ragazza sono nomi notissimi a Treviso e nella Marca, ritenuti l’élite professionale del territorio. Tra loro figurano un commercialista titolare di un prestigioso studio, amico dei vip della città, con incarichi di controllo in importanti aziende del territorio; un manager di un società del settore immobiliare con sede in pieno centro; un affermato geologo con ufficio nella Sinistra Piave; un calciatore di 29 anni di una squadra di promozione serie D. C’è stato forse un passaparola sulla baby-squillo nell’ambito del «belmondo» trevigiano? Certo è che chi ha consumato con lei una prestazione sessuale è ora perseguibile per il reato di prostituzione minorile che prevede una pena fino a 3 anni di reclusione. E che la ragazza fosse minorenne, probabilmente, si poteva intuire. Tra i clienti identificati e interrogati dagli agenti c’è infatti anche chi ha ammesso di aver avuto perplessità sull’età della ragazza al punto da decidere di non portare a termine l’incontro. Tra loro un quarantanovenne di Roncade che rinuncia alla prestazione. L’uomo spiega di aver contattato la ragazza dopo aver visto l’annuncio su internet e di aver ottenuto l’appuntamento: «Mi ha aperto la porta una ragazza giovane, 18 o 20 anni. Indossava mutandine e una maglietta». L’uomo chiede informazioni sulle prestazioni. «Mi sono sentito a disagio perché guardandomi attorno ho capito che l’appartamento non era adibito a incontri e che sicuramente si trattava dell’abitazione di quella ragazza. Qualcosa non mi convinceva e mi imbarazzava la sua giovane età. Per questo le ho detto che non ero più interessato e me ne sono andato, scusandomi per averla disturbata». Un ravvedimento più unico che raro: la maggior parte, infatti, consuma.

Le tariffe sono di 60 euro per un rapporto orale e di 100 per un massaggio erotico. Qualcuno desiste solo dopo aver scoperto che la minore non accetta rapporti completi per i quali sarebbe disposto a pagare anche cifre molto elevate. Inutili le insistenze.

«Io ti ho chiamato perché mi piacciono solamente le ragazze italiane, non mi piacciono le professioniste - dice un uomo al telefono lo scorso 18 dicembre - Siccome sono sempre in giro per lavoro, quando sono in un posto nuovo cerco di trovare degli annunci, il tuo mi ha colpito perché si vede che sei una ragazza genuina». L’uomo insiste per un rapporto completo, lei dice di no. Lui non molla: «E’ una cosa tassativa o si può parlarne?», chiede. E lei: Tassativa!». Lui: «Sono anche un bell’uomo...». Lei è categorica: «Non me ne frega» Qualcun altro chiede, e probabilmente ottiene, prestazioni feticistiche molto spinte. Talmente spinte che gli agenti della Questura decidono di interrompere a metà gennaio l’attività investigativa e di intervenire immediatamente per tutelare la ragazzina.

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