Baby gang, allerta alle Fiere di San Luca di Treviso

Spinte, tensioni e un bagno danneggiato a pugni alle fiere di San Luca a Treviso. L’organizzazione: «Vanno allontanate per tutelare festa e famiglie»
ZAGO AG.FOTOFILM TREVISO INAUGURAZIONE FIERE DI SAN LUCA
ZAGO AG.FOTOFILM TREVISO INAUGURAZIONE FIERE DI SAN LUCA

TREVISO. «Più controlli tra le attrazioni delle Fiere di San Luca» a lanciare l’appello Corrado Carpentieri, referente del Luna park di Fiera, dopo la prima due giorni di festa nel prato e in previsione di una domenica che si annuncia da “tutto esaurito”. La richiesta non arriva a caso perchè nel giorno dell’inaugurazione, venerdì, vari gruppi di ragazzi, giovani e giovanissimi, si sono resi protagonisti di danneggiamenti, disturbo, bravate che hanno riportato alto il timore delle “baby gang” e spinto molti avventori a chiedere l’intervento e i controlli delle forze dell’ordine.

Fiere di San Luca a Treviso: folla all'apertura delle giostre


Nella festa generale, venerdì pomeriggio, tra una folla «oltre le aspettative», come ammettono i responsabili del Luna Park che hanno assistito al via vai di migliaia di persone, non si potevano non vedere le compagnie di ragazzi che gravitavano all’ingresso delle Fiere, nella zona degli autoscontri. «Chiamatele baby gang o come volete, ma non certo belle presenze», ammette Carpentieri a cui si sono rivolti anche alcuni attrazionisti segnalando il “problema”. Da lì la chiamata ai vigili, e dai vigili anche alla Questura.

Ma nel frattempo l’allerta era arrivata anche da alcune famiglie «a disagio» per i comportamenti dei ragazzi, «molesti, sospetti, in alcuni casi pericolosi» hanno riferito alle forze dell’ordine. Nel pieno della calca, infatti, più volte alcuni di questi giovani si sono lanciati in corse da un capo all’altro del Luna Park travolgendo famiglie e spingendo bambini per poi sparire tra le vie che portano all’Alzaia. Un gioco? Una sfida? Sempre tra le giostre, poco dopo le 20, un gruppo di giovani ha invaso una delle strutture Wc mobili posizionate all’ingresso del Luna Park prendendo a pugni porte, pareti e perfino lo specchio (mandato in frantumi) per poi darsi alla fuga. Inutili le ricerche, e l’organizzazione ha dovuto chiudere il bagno fino a quando non sono stati almeno tolti i vetri da terra.

«Abbiamo davanti due settimane di luna park, una domenica da pienone e altri due weekend», diceva ieri Carpentieri, «non possiamo lasciare che queste bande di scalmanati, in massima parte stranieri, rovinino una festa di famiglie, bambini e ragazzi, bisogna allontanarli subito, o almeno far capire loro che non è posto, non è aria...». Di qui la richiesta di una intensificazione di controlli e pattugliamenti, chiesta a gran voce anche dal pubblico. C’è chi sospetta che tra «quei giovani ci spacci anche» e «chi teme per gli altri ragazzini» per cui spesso andare alle fiere da soli è la prima esperienza di responsabilità concessa dai genitori.

Che le “baby gang” siano state un problema l’anno scorso è cosa nota. Che lo potessero essere quest’anno è cosa ufficiale. A chiamarle in causa è stata infatti la stessa ordinanza per la sicurezza emessa dal questore di Treviso, Maurizio Dalle Mura, per determinare interventi anche “antiterrorismo” in vista del grande evento. «Negli anni scorsi», scrive il questore, «in prossimità del parco divertimenti si sono verificati episodi di violenza privata, liti tra gruppi di giovani e spaccio», oltre a furti nei parcheggi. Di qui la richiesta di un «dispositivo di vigilanza» adeguato che però oggi sia pubblico che attrazionisti chiedono di implementare, o rendere «ben visibile», per scoraggiare bulli, malintenzionati, gang di ogni età. «Magari anche facendo ricorso alle pattuglie della cinofila».

 

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