Assicurazioni online La truffa della Rc auto dilaga su internet

Una dozzina di persone raggirate anche nella Marca L’Ivass pubblica la black list: «Fondamentale il controllo»

Marco Filippi

Occhio alle polizze auto online. Proliferano le offerte, offrono sconti, ma dietro ci sono trappole insidiose. L’allarme arriva dall’Ivass, l’Istituto per la vigilanza delle assicurazioni, che segnala 17 siti internet irregolari, di alcuni dei quali anche una dozzina di trevigiani ne è rimasta vittima. «La distribuzione di polizze assicurative, tramite i seguenti siti è irregolare - raccomanda l’Ivass a tutti i titolari dei veicoli - Le polizze ricevute dai clienti sono false e i relativi veicoli non sono assicurati».

Alla nota introduttiva, segue una black-list dettagliata con 17 nomi di siti truffa come www.arcadeassicurazioni.it, www.assicuratempo.com, www.assigeneral.it, www.goldassicura.com e altri.

Le offerte, naturalmente, sono allettanti: c’è l’assicurazione che promette il 25 per cento di sconto per i nuovi clienti, furto e incendio compresi per un intero anno, c’è un’altra che offre assicurazioni temporanee a prezzi vantaggiosi, chi invece consulenza gratuita, chiaramente finalizzata a raggirare il cliente.

Il pericolo che corre chi cade nelle trappole di cybercriminali è duplice: non solo perde i soldi e i dati personali ma si mette in viaggio ignaro di essere al volante di un veicolo senza assicurazione con il rischio di vederselo sequestrare e di venire multato pesantemente.

«Spesso - spiegano gli investigatori - ci si affida avventatamente ai consigli di amici che sono caduti inconsapevolmente nella rete delle truffe online. Bisogna essere prudenti. In genere, un segnale di pericolo, che dovrebbe far scattare l’allarme dentro di noi, è l’ammontare troppo basso del premio assicurativo».

Per controllare la genuinità dell’offerta, l’Invass avverte che i siti degli intermediari assicurativi devono sempre riportare una serie di voci, come i loro dati identificativi, l’indirizzo delle sede, i numeri di telefono, fax e di posta elettronica, e soprattutto il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi con relativa indicazione di essere soggetti a controlli dell’Ivass. Insomma una serie di dati che fa capire come ci siano persone reali e non ipotetiche, dietro alle assicurazioni pubblicizzate.

«I siti web - precisa l’Ivass - che non contengono queste informazioni non sono conformi alla disciplina in tema di intermediazione assicurativa ed espongono il consumatore al rischio di stipulazione di polizze contraffatte».

Un’altra truffa che dilaga è quella dello squillo telefonico a vuoto sul cellulare di un utente ignaro con un numero estero. Com’è naturale che sia, d’istinto si cerca di richiamare il numero della telefonata non risposta. La truffa consiste appunto nel richiamare quel numero, ritrovandosi però agganciati ad una linea a pagamento che può arrivare a costare fino a 1,50 euro al secondo. —

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