Asparago, è stata un’annata d’oro

Badoere, raccolto il 15% di prodotto in più rispetto al 2016. Basso: «Un successo»
BADOERE. L'asparago e il suo anno d'oro. La stagione 2017, nonostante inizialmente sembrasse duramente segnata dal fenomeno siccità, si è infatti rivelata tra le migliori degli ultimi anni per il bianco e verde di Badoere Igp.


Così ora, con la raccolta terminata ormai per tutti gli asparagicoltori nella penultima settimana di maggio, per il consorzio che tutela il marchio Igp è tempo di bilanci.


Ed i numeri - in attesa dei dati ufficiali - sono eccezionali: tra i 45 e i 50 quintali in più di prodotto certificato - nel 2016 si era fermato a 300 quintali - che, unito all'enorme successo in termini di presenze alla 50esima edizione della kermesse in piazza La Rotonda, rappresenta un nuovo punto di partenza per l'intero comparto.


«In attesa dei dati ufficiali possiamo comunque dire che la stagione climatica favorevole ci ha regalato un 15% di prodotto a marchio in più», spiega il vicepresidente del consorzio Aronne Basso, «di fatto da una quindicina di giorni il prodotto non è più sul mercato, ma sono il mese aprile e l'inizio di maggio ad aver regalato le condizioni ideali per il prodotto».


Un prodotto d'eccellenza che, secondo il rigido disciplinare, prevede che per ogni ettaro di produzione non possano essere ricavati più di 70 quintali di asparagi. E per il Badoere, che di ettari per la coltivazione dell'Igp ne conta circa 110, il risultato può quindi dirsi decisamente buono.


«Quest'anno, grazie al clima, è stato contenuto al massimo anche il prodotto scartato», puntualizza ancora Basso, «ora continuiamo a lavorare perché i produttori comprendano la necessità di associarsi e certificare, perché un prodotto a marchio territoriale è più forte sul mercato».


Un'ottica sposata da sempre anche dal primo cittadino di Morgano Daniele Rostirolla, che dopo aver saggiamente glissato la polemica avanzata dalla Pro Loco di Zero Branco - che aveva accusato il consorzio di troppe attenzioni alla manifestazione di Badoere - è al lavoro per un nuovo progetto di promozione.


«Stiamo iniziando gli incontri con Cimadolmo per arrivare a definire le linee programmatiche di un progetto comune», spiega Rostirolla, «il territorio di produzione delle due Igp può diventare un volano economico anche sul fronte ricettivo».


D'altronde, già durante la manifestazione dedicata al Badoere, dieci blogger del Triveneto riuniti dalla trevigiana Zeta Group si erano interessati all'asparago e al suo mondo, raggiungendo attraverso i social oltre 260 mila persone. Ma aldilà di questa nuova frontiera social, le parti in causa vogliono continuare a giocare la partita in casa, partendo dai produttori.


Alessandro Bozzi Valenti


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