Arriva Cracco a Treviso e fa il sold out: in coda per la cena a 150 euro

TREVISO. Non hanno nemmeno fatto in tempo a organizzare una campagna pubblicitaria, che la cena era già sold out. Carlo Cracco invitato a cucinare da Gigetto a Miane è solo la prima di cinque “kitchen star” ad arrivare nella Marca per festeggiare i 50 anni del Prosecco Docg, nella rassegna organizzata dal Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene.
Poi toccherà a Moreno Cedroni, due stelle Michelin, Cristina Bowerman, una stella, il pizzaiolo gourmet Simone Padoan, e al tristellato Niko Romito, che porterà a Susegana la sua versione dello street food. I primi due appuntamenti, con Cracco da Gigetto, e con Cedroni a Ca’ Del Poggio sono già al tutto esaurito.
Nel ristorante di Miane oltre alle 130 prenotazioni c’è una lista d’attesa di 20 persone. «In quattro giorni abbiamo riempito il locale», spiega Marco Bortolini, chef di Gigetto. Insomma, nonostante qualche polemica sui social per il costo della cena, i 150 euro non hanno spaventato la clientela. Anche perché cenare in un ristorante stellato costa dai 200 ai 350 euro.
D’altra parte è un prezzo in linea con una cena in un ristorante con una stella Michelin. «È ovvio che ci siano delle polemiche, e mi hanno anche divertito», dice Bortolini, «Cracco non è uno qualunque, né per la sua notorietà né per la tecnica».
Lo chef vicentino arriverà da Gigetto con tre persone del suo staff, e si farà aiutare da altri quattro cuochi di Gigetto. Anche la cena con Cedroni, sempre a 150 euro, è al completo, mentre per Bowerman e Padoan ci sono ancora alcuni posti a disposizione. «L’abbinamento con quattro chef di questo livello», spiega Innocenti Nardi, presidente del consorzio Prosecco Docg, «nasce dall’idea che spesso il Conegliano Valdobbiadene è comunemente etichettato come un prodotto da aperitivo, invece sta acquisendo molto spazio nelle gastronomia qualificata. Abbiamo individuato delle proposte per mostrare alcune possibilità di consumo».
E un’occasione per sperimentare la cucina stellata nella Marca, dove sono quattro i ristoranti che possono fregiarsi delle stelle (Undicesimo Vineria, La Corte, Feva e Gellius).
«Non mi sorprende che con Cracco sia tutto pieno» dice Marco Valletta, chef e docente del Maffioli. «Ma ben vengano questi eventi. Sono come sfilate di moda. Le polemiche sul prezzo? Quando la materia prima è di qualità è giusto che la si paghi.
Diverso è il valore della sperimentazione. Non tutti possono riconoscerlo, si deve avere un vissuto e un’educazione alimentare. Come posso capire il valore di una pasta alla bottarga, se non conosco la pasta al pomodoro?».
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