Aree pedonali, a Treviso arrivano le telecamere

La giunta vara il piano per collocare otto “occhi elettronici” in città, parte la richiesta al ministero per avviare il bando
Un varco elettronico
Un varco elettronico

TREVISO. Zone a traffico limitato (Ztl) del centro storico: sono partite le pratiche per l’installazione dei varchi elettronici che, fotografando le targhe delle auto in transito, faranno scattare la multa nei confronti dei mezzi non autorizzati.

Ieri la giunta del sindaco Giovanni Manildo ha infatti deliberato di chiedere al ministero competente l’autorizzazione per indire il bando - di fatto già pronto - per selezionare la ditta che dovrà mettere gli “occhi” elettronici all’inizio delle vie a traffico limitato. Tempi previsti per la posa, settembre-ottobre di quest’anno. Una volta installati, i varchi blinderanno le Ztl sia vecchie che nuove del centro, permettendo però al tempo stesso l’accesso momentaneo - previa autorizzazione - a chi deve passare in una Ztl per recarsi in un negozio, anche se non è né residente né commerciante della zona in questione, ossia le uniche due categorie che potranno chiedere e ottenere dal Comune il permesso di circolazione. Tra i registi dell’operazione, l’assessore Paolo Camolei.

Le Ztl e i varchi. I varchi elettronici saranno posizionati in 8 punti: via Manin, via XX Settembre, piazzetta San Leonardo, Ponte San Francesco, via Cornarotta, Calmaggiore, vicolo Buranelli e via Martiri della Libertà. Quello di via Manin sarà in funzione solo da tarda sera fino al mattino dalle ore 22 alle 6 (è il periodo di divieto già esistente ma snobbato da molti automobilisti) mentre gli altri 7 varchi saranno sempre in funzione, 24 ore su 24. I varchi andranno quindi a blindare vecchie Ztl come Calmaggiore, via XX Settembre e via Cornarotta, ma anche quelle introdotte dal 2014 dalla giunta Manildo: il quadrante di piazza San Leonardo e piazza Santa Maria dei Battuti, poiché l’occhio elettronico verrà piantato alla convergenza di via Manzoni, via Sant’Agostino e via Carlo Alberto, e costringerà i mezzi non autorizzati a girare tutti su via Santa Caterina (anche questo divieto è in vigore da mesi, ma pochi lo rispettano); mentre il varco su ponte San Francesco e quello di vicolo Buranelli metteranno a regime la Ztl che comprende via Campana, piazza San Vito e piazzetta Rinaldi.

I mezzi autorizzati. Potranno passare nelle Ztl solo i mezzi di residenti e commercianti autorizzati dal Comune, che dovranno certificarsi solo la prima volta. Loro avranno un permesso illimitato.

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Le eccezioni. Riguarderanno chi, pur privo di permesso di transito, con una mail alla polizia municipale avvertirà che il tal giorno dovrà recarsi in una delle Ztl per portarsi via un oggetto acquistato particolarmente ingombrante, ma al massimo per mezz’ora o poco più.

Come funziona il sistema delle contravvenzioni. Con i varchi a regime, il cervellone elettronico dei vigili urbani avrà a disposizione una banca dati fissa, quella delle targhe dei mezzi delle persone che hanno il permesso di transito, più una banca dati giornaliera delle targhe di chi ha chiesto il permesso temporaneo per fare compere. Le targhe di tutti gli altri mezzi non autorizzati, se transiteranno di giorno ma anche di notte in una delle Ztl, non appena fotografate sforneranno automaticamente la multa, che poi verrà spedita a domicilio. Poche settimane prima del via del varchi, il Comune farà una campagna informativa battente, «perché il nostro scopo non è quello di fare multe», sottolinea Camolei, «bensì quello di valorizzare le zone a traffico limitato, rendendole ancor più vivibili. I varchi potenzieranno anche la sicurezza in città, lavorando in sinergia con le telecamere della polizia municipale».

I segnalatori luminosi. In altri punti del centro, come in ponte san Martino, il Comune pensa invece di mettere dei segnalatori che, nei giorni di chiusura festivi e prefestivi di certe vie, accenderanno una luce rossa se il transito è vietato, mentre quando sono spenti vorrà dire che si può passare.

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