Archiviato il caso Marianna Cendron, i genitori non si arrendono: «Continueremo a cercarla»

PAESE. «Non smetteremo mai di cercare nostra figlia». È l’annuncio che i genitori di Marianna Cendron ripetono dopo che il tribunale di Treviso ha accolto la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura. Richiesta cui la famiglia si è sempre strenuamente opposta
. Fino ad oggi non si è riusciti a dare una svolta alle indagini, nonostante le numerose segnalazioni e le ricerche minuziose da parte degli inquirenti, e pertanto Pierfrancesco ed Emilia Cendron, papà e mamma di Marianna, non si arrendono e chiedono di continuare a cercarla. Un appello che la coppia non si stanca di ripetere. Diversi mesi fa erano anche volati a Bruxelles assieme alla delegazione italiana dell'associazione “Penelope” per parlare di persone scomparse nella sede del Parlamento Europeo.
«Continueremo ad andare a caccia di elementi che possano far riaprire le ricerche. Vogliamo la verità su Marianna», hanno ripetuto anche ieri al loro avvocato Stefano Tigani dopo aver saputo da lui dell’archiviazione del caso.Marianna Cendron era scomparsa dopo il termine del turno di lavoro al ristorante del Golf Club di Castelfranco, senza in apparenza lasciare alcuna traccia. Le fonti investigative hanno sempre pensato a un allontanamento volontario della giovane, che aveva più volte manifestato il desiderio di lasciare il suo nucleo familiare. Anche le zone vicine alla sua abitazione e al luogo della scomparsa erano state battute palmo a palmo con scarsi risultati.
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