Apre la fucina preistorica al Parco didattico del Livelet

REVINE. Apre oggi una fucina preistorica al Parco del Livelet di Revine. Un parco archeologico didattico che oggi rimarrà aperto dalle 10 alle 17, nel contesto della Giornata nazionale delle famiglie al museo. Il parco metterà a disposizione l’arte metallurgica della preistoria, organizzando un laboratorio che avrà per tema “Storie di metalli e uomini ingegnosi”. I visitatori avranno modo di approfondire le tecniche di lavorazione del bronzo e di assistere dal vivo alla forgiatura con metodi preistorici. L’attività sarà organizzata dagli archeo-tecnici dell’associazione “Il tre di spade”. Si avrà così modo di conoscere come venivano forgiati i metalli milioni di anni fa. Ma ci saranno altre tre “novità” a disposizione del pubblico: la ricostruzione della spada bronzea di tipo “Sauerbrunn”, un pugnale in rame e un nuovo mantice. La spada è stato uno dei primi reperti recuperati dagli archeologi nel sito di Colmaggiore. Dalle 10 alle 18, si avrà modo di visitare anche le palafitte che sorgono sul lago e di approfondire la vita degli antenati dal Neolitico all’Età del Rame, fino all’Età del Bronzo. Il parco mette a disposizione anche alcuni tavoli da picnic e un barbecue. La superficie del parco è di 15 mila metri quadrati. Le capanne, realizzate in prossimità dell’acqua, sono tre e sono state costruite in scala reale. Il progetto si è materializzato dopo che in località Colmaggiore di Tarzo sono stati scoperti dei resti strutturali che potevano essere le fondamenta di capanne su palafitte. Una abitazione palafitticola è stata realizzata su impalcato ligneo sostenuto da pali sull’acqua, un’altra ha i pali in terraferma e la terza è stata costruita su area di bonifica, metà terra e metà acqua.
Recentemente gli archeologi hanno riportato alla luce importanti reperti – come informano Marta Modolo e Lorenzo Fattorel, del progetto Re Lacus – quali selci, frammenti di ossa, ceramica, strutture in legno e una parte di macina in pietra che fanno ipotizzare la presenza di altre aree di insediamento, intorno ai laghi, oltre a quella di Colmaggiore. Ulteriori scavi sono programmati nel prossimo mese di novembre, addirittura con le Università di Terragona, Ferrara, Padova. —
F.D.M.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso