Apre il nuovo cinema Don Bosco Sarà una sfida con il multisala

CONEGLIANO. Conegliano torna ad avere un secondo cinema. Giovedì prossimo alle ore 21, con la proiezione di “Ritorno alla vita” di Wim Wenders, si accenderà per la prima volta il proiettore del “Cinema Don Bosco”, all’interno dell’ex auditorium del Collegio Immacolata. Un cinema vero e proprio, con 360 posti a sedere, doppia programmazione nei giorni feriali e tripla nei festivi, film d’essai ma non troppo sconosciuti al pubblico, che sulle poltrone del Don Bosco potranno gustarsi anche le opere premiate di recente al Festival di Cannes o alla Mostra del Cinema di Venezia. Ieri la presentazione ufficiale della sala: ancora lavori in corso, ma per giovedì sarà tutto pronto. Il cinema è della società trentina Cinemotion, già proprietaria del Verdi a Vittorio Veneto, che ha collaborato con il Collegio Immacolata per il restauro degli spazi: l’impronta cattolica, teoricamente, dovrebbe emergere anche dalla programmazione oltre che dal nome del cinema.
Il nuovo progetto però ha ricevuto subito una punzecchiatura dal patron del cinema Méliès, Giorgio Fabris: «Ma che ci sta a fare il Don Bosco, se noi avremo presto due sale d’essai? C’è un progetto in atto per il recupero dell’ex arena estiva, che diventerà sala per i film d’autore». In attesa di vedere come evolverà la convivenza con il multisala di Fabris, Walter Giacomazzi (presidente di Cinemotion) ha spiegato i dettagli del progetto: «Questo è un giorno importante per la cultura a Conegliano. Vogliamo portare avanti un’operazione culturale, che non si esaurisca con la proiezione dei film ma continui con il cineforum e altre iniziative». Anche l’assessore Stefano Dugone, che ha lavorato al progetto, non crede ci saranno problemi di convivenza tra i due cinema: «Un cinema in questa zona della città compensa l’offerta culturale degli altri quartieri. Questa sala sarà anche un centro sociale e culturale, un punto di riferimento per le scuole». Al restauro dell’ex auditorium non ha partecipato il Comune di Conegliano, ma il Collegio Immacolata, contento di rilanciare una sala finora mai troppo sfruttata. L’impronta cattolica del progetto per ora non si vede, o quantomeno non ha influenzato la programmazione iniziale: dopo “Ritorno alla vita”, il Don Bosco proietterà “Viva la sposa” di Ascanio Celestini (8 ottobre), “The Lobster” con Colin Farrell (15 ottobre), “Dheepan” di Jacques Audiard, Palma d’oro a Cannes a maggio (a Conegliano dal 22 ottobre). Il progetto di portare un cinema d’essai a Conegliano risale a due anni fa: Cinemotion ha trovato una sponda importante in Manlio Piva, ex docente dell’Immacolata che ha cercato e trovato gli spazi adeguati nella scuola in cui ha insegnato per otto anni. Qualche perplessità sui (pochi) parcheggi, e sul prezzo del biglietto: intero 7,50 euro, 50 centesimi meno del Mélies (multisala) ma 2,50 euro in più del Careni di Pieve, il monosala più simile (anche per schermo e poltrone) al nuovissimo Don Bosco.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso








