Appello al sindaco: «Pagaci le idrovore»

Mareno, la Protezione civile potrebbe andarsene domani: l’opposizione chiede alla giunta di stanziare i finanziamenti
Di Diego Bortolotto

MARENO DI PIAVE. Rimane critica la situazione delle falde a Mareno di Piave, dove continuano a operare i volontari della Protezione civile. «L'amministrazione comunale deve trovare le risorse economiche, deve prevedere adesso degli stanziamenti per l'emergenza», è l'appello lanciato da Marco Giacuzzo, consigliere provinciale e capogruppo del gruppo di minoranza a Mareno, «le decisioni vanno prese subito, non bisogna tergiversare». Mezzi e uomini arrivati con il coordinamento della Protezione civile non potranno ancora rimanere per molto tempo, anche perchè ufficialmente da domani cesserà lo stato di emergenza.

Anche se decine di famiglie continuano ad avere in funzione pompe giorno e notte per mantenere basso il livello dell'acqua. In certe zone il livello è diminuito, mentre in altre rimane costante. Non si vede la fine di una situazione che potrebbe durare mesi e che nessuno può prevedere quando terminerà. E così il consiglio degli esperti, come era stato fin dal primo giorno quello dei vigili del fuoco, è di togliere tutto il possibile dai seminterrati e lasciare che la falda si abbassi da sola, pur se riempe i locali.

Ma per gli allagati sarebbe un'ulteriore incubo, che si sommerebbe alla perdita del sostegno di uomini e mezzi della Protezione civile, arrivati in questa settimana, dopo che la maggior parte dei marenesi per dieci giorni ha lottato e speso risorse proprie. Intanto il gruppo d'opposizione «Ancora Mareno» ha intenzione di organizzare un incontro pubblico insieme alla Protezione civile provinciale, convocando degli esperti per illustrare la situazione e le prospettive future.

Mentre l'assessore provinciale Mirco Lorenzon, anche ieri presente a Mareno, annuncia che a breve vi sarà un summit con il sindaco Cattai per fare il punto della situazione. Alcuni cittadini stanno invece pensando di riunirsi in un comitato, dopo che sono state raccolte centinaia di firme per chiedere degli aiuti, che sono arrivati, ma a breve potrebbero rientrare. «Grazie a tutti i volontari», dice una mamma che tiene per mano il suo bambino, «ma non lasciateci soli».

L’EMERGENZA FALDE

NELLA MARCA

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