Apertura del traforo Il sindaco: «Ormai è questione di giorni»

VITTORIO VENETO
È davvero una storia infinita quella del traforo di Santa Augusta. È iniziata ancora 30 anni fa, la galleria è stata conclusa circa due anni fa. L’inaugurazione? Ecco il bello, o il brutto della vicenda. «Aspettiamo di giorno in giorno la data di apertura – conferma il sindaco Antonio Miatto - potrebbe essere, e lo auspichiamo, entro questa settimana, ma potrebbe ritardare alla prossima». In ogni caso è questione di giorni. Però le sorprese non sono finite.
LAVORI DA COMPLETARE
Non ci sono soltanto le barriere fonoassorbenti in via Carso da installare, ma anche le condotte dell’acqua da completare. Anas ha realizzato la rotatoria d’ingresso ed ha costruito tre pozzetti per la raccolta delle acque meteoriche. Manca, tuttavia, il tubo che raccoglie queste acque e le conduce nel rio Rindola. Chi lo deve fare? Il Comune o l’Anas? «Sarebbe poco saggio aprire la strada e poi richiuderla per interrare questa condotta» intervenire l’assessore ai lavori pubblici, Bruno Fasan. «Il cantiere – precisa – è cosa da poco, ci vorranno due o tre giorni, però bisogna procedere».
LA QUESTIONE DELLE BARRIERE
Questo ulteriore problema potrebbe far slittare l’inaugurazione dell’opera verso metà marzo. Quanto alle barriere fonoassorbenti all'uscita del traforo queste, si sa, non piacciono al sindaco Antonio Miatto. Sono già state montate le strutture di sostegno, ma il sindaco ha fatto sapere la struttura è troppo impattante. Ha protestato, ottenendo che nella parte superiore delle protezioni vengano inserite delle barriere trasparenti. Contro il “muro fonoassorbente” anche il capogruppo del Pd, Marco Dus. «Le barriere fonoassorbenti, che avevo chiesto al sindaco di impedire venissero installate già a inizio del suo mandato, sono state previste in risposta a una richiesta precisa di alcuni cittadini». Il consigliere Dus, pure contrario a quel muro, ricorda che erano stati dei cittadini, a sollecitare le barriere. «Il 22 febbraio 2019 il Ministero dell'ambiente aveva risposto a delle richieste di alcuni cittadini e, tra le varie osservazioni, c'erano anche quelle dell'allora consigliere Fasan datate 26 giugno 2018 che però, ora, sembra dimenticarsi di quello che scrisse e chiese. Perché non disse che le barriere non erano necessarie?».
CANTIERE A SERRAVALLE
«Noi stiamo facendo pressing – ribadisce il sindaco – perché c’è l’urgenza di procedere con la chiusura della stretta di Serravalle, per posizionare alcuni servizi». Tra questi c’è anche la supercondotta dell’Enel, da 20 mila volt, indispensabile per far funzionare l’elettrificazione dei treni, i quali saranno in servizio da metà giugno, ma con i collaudi in corso dal 15 marzo. La chiusura della stretta è prevista per un mese, quindi c’è la necessità che quanto prima sia attivo il traforo. Impensabile la chiusura di Serravalle prima dell’apertura del traforo stesso, sarebbe un caos traffico totale. —
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