"Antenne 5G a Castelfranco, niente segreti il Comune spieghi in pubblico"

Raccolta firme inviata in municipio, ci sono circa duecento sottoscrittori. «Vogliamo sapere cosa fa l’amministrazione per tutelare la nostra salute»

CASTELFRANCO «Siamo un gruppo di cittadini e cittadine, scriviamo per ricevere informazioni chiare sulla tecnologia 5G e sull’attività di monitoraggio ambientale nel territorio comunale». Inizia così la lettera protocollata al comune di Castelfranco giovedì 18, nel pomeriggio. In totale quasi 200 firme, 175 sottoscrizioni «ma altre persone volevano firmare», stando alle dichiarazioni di alcune famiglie, per chiedere chiarezza sul tema antenne 5G nella città del Giorgione.

«Chiediamo quale sia la posizione della giunta in merito a questo argomento, e in particolare, se dovesse arrivare una domanda da parte di una compagnia di telefonia di installazione di antenna 5G nel nostro territorio, quale sarebbe la risposta?».

Incalza in questi termini la lettera nata dalla spontanea volontà di alcuni cittadini che non si sono ritenuti soddisfatti della risposta che il sindaco Stefano Marcon ha dato all’interrogazione comunale presentata dal rappresentante del Movimento 5 Stelle, Andrea Bambace, nel corso del penultimo consiglio. Nella lettera, anche la richiesta di organizzare una serata informativa sul tema: «Sappiamo che al momento non ci sono studi che confermino l’innocuità, né che escludano la tossicità delle onde elettromagnetiche; vi è perciò molta confusione a riguardo. Chiediamo all’amministrazione, a seguito dell’interesse riscontrato sul tema, l’impegno a organizzare una serata di informazione e confronto».


Aprire dunque un dibattito cittadino all’insegna del confronto e della chiarezza pubblica. Al centro della lettera una semplice richiesta all’amministrazione comunale: «Chiediamo che venga applicato il principio di precauzione». Infine, i 175 firmatari, hanno chiesto di venire informati in merito ai monitoraggi che l’amministrazione sta facendo in materia di inquinamento elettromagnetico: «Sappiamo che già con le onde elettromagnetiche presenti (con tecnologie 2G, 3G, 4G) devono essere rispettati degli standard di sicurezza; chiediamo se, e come, venga fatto un monitoraggio di tali emissioni nel territorio comunale; quali dati siano stati raccolti finora e che tipo di interventi sono previsti qualora si riscontrassero delle emissioni che superano i termini di legge di 6v/m nella aree dove è prevista una permanenza prolungata».

È ancora presto per parlare di un “comitato cittadino contro il 5G”, al momento si tratta di una cordata di famiglie e cittadini interessati alla salute pubblica del proprio territorio: «Chiediamo quali sono le attenzioni poste per mantenere un obiettivo di qualità per la minimizzazione delle esposizioni alle onde elettromagnetiche», chiude la lettera indirizzata al sindaco e a tutta la maggioranza. —

Elia Cavarzan.
 

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